venerdì 19 aprile 2013

BACK IN THE VALLEY

Tornare il val Ellero è sempre bellissimo, specie dopo un inverno lungo e palloso come quello appena passato. Sarà perché è il posto che ho frequentato di più, sarà perché tutti i passaggi sono belli e soprattutto mai scontati, sarà anche e soprattutto perché ho dei ricordi stupendi lì ed ogni volta è un po’ come riviverli.
Quando mercoledì scorso son tornato su avevo anche dubbi che potesse esserci ancora neve, ma volevo provarci perché tanto era troppo caldo per andare dovunque ed in quota nulla è ancora frequentabile, ma fortunatamente son stato ricompensato. Una giornata soleggiata ma con vento da nord, senza nessuno in giro se non qualche pescatore, la roccia ancora fresca e tutti i passaggi per me, semplicemente favoloso! Non avevo particolari progetti se non arrampicare il più possibile, anche rifacendo i passaggi che già conosco a memoria tanto mi piacciono, e godermi la pace del bosco; quindi via di riscaldamento alla casa, la solita serie di “Radiologia”, le placche tecniche, il “Becco” con le sue diverse varianti e poi qualche tentativo su roba più dura giusto per scaldare le gomme. Il tutto condito da riposi davvero relax, libro alla mano, circondato dai rumori del torrente e del bosco, tutto quello che potevo desiderare in questo momento! Poi a poco a poco il sole è iniziato a scendere e con lui anche la pelle dei polpastrelli, perché la roccia qui è abbastanza aggressiva e senza accorgertene arrivi al sangue, ma la voglia era ancora tanta; quindi cambio di masso e anche d’inclinazione, tornando a fare le bellissime varianti di “Nessuno tocchi caino” dove ogni volta il dolore ti fa ripromettere di non provarci più e gli appigli sfuggenti di “Matière grise”. Esausto e contento ad un certo punto ho deciso di lasciare prima di entrare in quella fase dove la bulimia di arrampicare  è tanta ma la fibra ti sta abbandonando ed inizi a bestemmiare… ora bisognerà aspettare che anche gli ultimi residui di neve in alto sciolgano per poter rimettere mano ai cantieri lasciati aperti (tanti!) dalle parti di Petra!

giovedì 18 aprile 2013

CHIRONICO A/R

Finalmente, dopo 2 anni di astinenza, siamo tornati in quello che per me (e per quello che ho visto in giro) resta il posto più bello per far blocchi: Chironico! Non vedevo l’ora, da un po’ volevamo programmare quest’uscita ma ogni volta ne usciva sempre una che c’impediva di tornare su: il meteo, lo scazzo, la poca voglia di mettermi a far km, ogni volta poi rimpiangevamo di non esserci andati. Stavolta poche menate, deciso a metà settimana senza esitare: si torna su assolutamente anche perché poi diventa troppo caldo (e forse già lo era troppo stavolta, ma va bene ugualmente) e non si va più.
Quindi organizzazione veloce, scegliamo un campo base comodo (l’età avanza e diventiamo sempre più insofferenti…) carichiamo la macchina e via, senza ripensarci più; il meteo sembra ottimo finalmente, dopo la stagione dei monsoni che abbiamo appena passato, la compagnia come sempre strepitosa, con Claudia e Ale che sono sempre pronti per partire a bloccare da qualche parte in giro per il mondo accompagnati dalle sempre favolose torte e dolci vari per affrontare anche le più disperate crisi ipoglicemiche!


Il viaggio di andata è veloce, nonostante tutti gli autogrill siano stati nostri tra caffè, benzina, pausa cesso ecc… e finalmente arriviamo in paradiso: io eccitato come se fosse la prima volta, Elena che finalmente viene qui anche per bloccare. Non aspettiamo oltre: poca gente in giro forse perché anche se è solo mattina Nabucco (l’anticiclone sui cui inveiremo tutto il fine settimana…) si fa sentire a manetta, scegliamo i posti leggermente più freschi. Riscaldone veloce come sempre, anche se le mazzate iniziano a preannunciare l’andazzo del week-end, e poi via con i primi progetti da provare: Ale porta a casa veloce un bel 7C, “Doctor brush”, bella linea che ancora non avevo mai visto, Claudia ed Elena dei bei 6 da bicipite gonfio, io aspetto il mio turno per provare la linea che sognavo da un bel po’ ma che, causa mancanza di paratori e pad, non avevo mai potuto provare.


Tocca a me, quindi via verso “Freak brothers”, un blocco di una bellezza secondo me esagerata e di una purezza unica nel suo genere! Fortunatamente Ale mi spiega per bene i movimenti ma il sole gira solo in quel momento dietro il blocco, quindi l’aderenza non è dalla mia e neanche le braccine, mi sento fiacco come una pera marcia; d’altra parte non va male, inizio a concatenare i primi movimenti fino ad arrivare alla tacca, sento che in altri momenti potrebbe essere decisamente a portata. Decido di lasciare in standby e quindi accompagnare i soci verso i lori progetti: ci dividiamo, le ragazze che restano in questo settore, noi invece che scendiamo verso Boogalagga a provare alcuni passaggi. Purtroppo anche qui la storia non cambia, caldo caldo caldo… qualche manata a Miss Sweichz, qualche manata ad un 7B poco sopra e poi in adorazione a Big Paw/Boogalagga, con Ale che stoicamente tenta ma l’aderenza non è dalla sua assolutamente! Orecchie basse torniamo al settore Paese dalle socie, col sole che inizia a scendere dietro la montagna e quindi le condizioni che poco a poco migliorano. Nuovamente ci dividiamo, io accompagno Elena a provare il suo di progetto, una placca bellissima, durissima, altissima (tutto issimo cazzarola!) vicino a Border line: questo passaggio sulla carta è dato 6B, ma solo sulla carta perché è una falciata sui denti senza pari, diffidate delle placche da queste parti! “Gschirrlade”, questo è il nome impronunciabile del passaggio davvero stratosferico; purtroppo la partenza piuttosto morpho e la roccia nera vincono ed Elena giustamente rinuncia, almeno fino al prossimo autunno, ma so che è un blocco alla sua portata, di movimento e dita, quindi sono assolutamente convinto che sia solo rimandato a tempi migliori! Invece i nostri soci stampano, in particolare Claudia che si porta a casa “Los cursos”, uno di quei blocchi dove o hai il bicipite oppure non schiodi per nulla! Alla grande, ci siamo guadagnati la torta! Giornata finita, dita a pezzi, muscoli stracciati, ci aspetta solamente più una bella cena psicopatica (noi sappiamo che vuol dire…) e poi a riposare.

Giorno 2: meteo a manetta, corpo un po’ meno… io ed Elena partiamo presto, riscaldamento easy al primo sole relax cercando di buttar giù la colazione. Qualche passaggio, Elena che va alla grande, poi si torna a vedere se mai i soci durante la notte siano stati rapiti dagli alieni perché ancora non si sono visti. Ale è mal messo, sciatica, ma dopo 2 cazzate e un anti-infiammatorio si decide di scendere a Schattental per vedere se mai li fosse più fresco.

Speranza vana… comunque son contento, questo settore ancora mi mancava nonostante sia venuto parecchio a Chironico gli anni scorsi quindi pronti via! La routine non cambia: mazzate fin dalla prima ora! Non so che capiti questo we ma non riesco a fare assolutamente niente, lo sconforto in alcuni momenti è davvero alto ma poi le bestemmie di Ale riportano l’allegria. Elena sale in scioltezza un 5+ (strani concetti di 5°…) dove gli altri ragazzi che erano li in quel momento sbuffano e saltano giù, poi saliamo a provare uno spigolo davvero bello che sit è sul 7C, ma niente, quindi io decido di affogare i dispiaceri negli zuccheri, sprofondando la testa nel mio pezzo di torta da 20KG (per gentile concessione di Claudia). Accompagno il tutto con una Redbull, sperando in una ripresa e mentre il fegato chiede perdono mi unisco ad Ale a provare un passaggio stratosferico, “Bridge over troubled water”. Siamo tutti insieme nella grotta, le ragazze attaccate ad un 6B tignoso noi sullo spigolo, partono ogni sorta di bestemmie, anche in lingue sconosciute e nel mentre il sole sparisce e l’atmosfera inizia a migliorare. Io lascio, sono scoglionato come non mai, invece Ale, con testa, riposa il giusto e sfoderando una grinta assoluta porta a casa il passaggio, che in quelle condizioni sarà stato sicuramente un grado in più del dichiarato 7C+/8A. Grande, come sempre da paura! Basta, siamo alla frutta, qualche tentativo ancora da parte di Elena su una placca di 6C, qualche bestemmia da parte mia su un brutto traverso, decidiamo di partire, a malincuore perché comunque, a parte il caldo, andare via da questo posto è sempre davvero tanto brutto!

Tanti progetti aperti, ce n’è per una vita, io mi riprometto di tornarci, anche in giornata se possibile prima dell’estate per mettermi alla base di Freak brothers e lavorarmelo per bene, ma sicuramente quest’autunno/inverno sarò di nuovo su sovente, non voglio far passare altri 2 anni!

mercoledì 17 aprile 2013