giovedì 30 maggio 2013

VARIE ED EVENTUALI

Anche lo scorso we a rastello a distruggersi le dita, con un meteo che meglio non poteva essere: sole ma al contempo arietta fresca e parecchia aderenza. Solito riscaldamento sui passaggi che conosciamo a memoria ormai e il mio dito inizia già a farmi girare le palle, ma nonostante tutto decidiamo di provare ognuno i propri progetti, da parte mia senza troppe speranze.
Ci spostiamo agli schiaffi e Claudia stampa veloce e serena “l’uomo di vetro”, un 7A tignosissimo ma molto bello, un boulder di sensazione sui piedi che sui primi movimenti non lascia scampo: basta sbagliare di un capello e sei a terra! Quindi doppi complimenti a lei! Poco dopo con Elena andiamo a provare il suo progetto, il 6B+ centrale alla Bestia: un passaggio assolutamente di dita e parecchio alto, uno dei miei preferiti a Rastello, praticamente non c’è volta che vada li e non lo rifaccia! C’è da dire che l’uscita è parecchio psyco ed inoltre se non arrivi alle prese di partenza “classiche” come lei ti ritrovi obbligato a fare un paio di movimenti in più su croste che ti limano ulteriormente la pelle… i tentativi vanno bene, ma manca la testa, comunque non è sempre domenica e se non è per questa volta sarà la prossima.
Altro giro altra corsa, tocca a me provare a portare qualcosa a casa, quindi veloce trasferimento al Corallo, dove Ale sta già martellando il suo progetto e dove io ho intenzione di provare il mio. Ale nonostante le dita in uno stato pietoso, nastro a manetta e attack a riparare le ferite, dopo pochi giri risolve in modo esemplare il passaggio: assolutamente incredibile, una linea delle migliori che abbia visto in provincia, una sditata dall’inizio alla fine su un pannello leggermente inclinato, da vedere! Complimenti ancora a lui che uno dopo l’altro macina tutto quello che prova! Da parte mia provo il mio singolo sul lancio diretto, ma tocco più volte la tacca senza tenerla; mi fa piacere d’altra parte che sotto e sopra il passaggio mi venga senza problemi, quindi questione di un solo movimento per risolverlo, peccato che il movimento mi risulti parecchio duro… la linea mi piace molto, non è assolutamente di dita a differenza della vicina, ma più una “cinghialata” come mi piace definirla, nel mio stile. La partenza è in comune, sulla prua, e come quella di Ale anche qui ci si sposta a destra, ma poi si resta sulla linea dritta per tentare di lanciare ad una tacca buona ma lontana, tenere la sbandierata ed uscire sui piattoni sopra: ci stanno entrambe, non ci sono forzature, quindi ci darò dentro finché posso cercando di uscirne! Comunque per oggi pelle finita e dito anulare che mi fa patire…
Ale butta li l’idea di andare a vedere una prua parecchio ostica (e già ho paura…) nel settore alto, zona Gigiat, dove apparentemente ci starebbero 2 passi nuovi interessanti: perché no, qualcosa di nuovo da vedere fa sempre piacere. Trasferimento, sgambata e veloce pulizia della prua in questione dove i miei tentativi restano peraltro ben pochi: in piedi si fa senza problemi, ma sotto, oltre al duro si soffre troppo per i miei gusti, le tacche sono delle lame di rasoio con piccole punte di quarzite che ti s’infilano nella pelle, il tutto in costante strapiombo e con piedi inesistenti. Lascio perdere mentre Ale prova e risolve sotto gli occhi increduli di un po’ di gente (chi per il dolore chi per la tenenza) la versione di destra, ripromettendosi comunque di tornare a provare sit la prua (io verrò a fare delle foto…).
Giornata finita in bellezza direi, ci separiamo, io ho intenzione ancora di dare due manate ad un passaggio che ancora mi mancava e che non avevo mai provato agli Schiaffi (almeno li niente tacche!), un 7B senza nome carino ma niente di più, che mi entra e coi cui decido di porre fine alla sfacchinata, anche perché ormai sono quasi 8 ore che blocchiamo e non ce la faccio più, anche il dito ormai ha rinunciato a far male!

Nessun commento:

Posta un commento