mercoledì 12 giugno 2013

HIT-PARADE

Onestamente non ho visitato molte aree blocchi in giro per il mondo quindi il mio punto di vista non può che essere decisamente soggettivo, ma elenco qui di seguito la mia personale top five, posti in cui torno sempre volentieri. Uno spunto interessante per un viaggetto…
1.     Chironico: per me decisamente al top, e non solo tra le aree svizzere. Roccia favolosa, passaggi tra i migliori mai provati (al di là delle polemiche sul grado più o meno farlocco), ambiente votato totalmente al bouldering. Il periodo di frequentazione non è enorme, in particolare se si cerca l’aderenza giusta per salire alcuni passaggi (novembre-marzo, mese più mese meno a seconda degli anni), ma l’atmosfera è strepitosa, con climber da ogni parte del mondo e di ogni livello; se proprio si vuol trovare una pecca direi l’alloggiamento, dato che in zona c’è qualche B&B e hotel ma niente di davvero economico, quindi se non si è sistemati in camper/furgoni bisogna mettere in conto una spesa piuttosto elevata per la sistemazione di più giorni.
2.     Ailefroide: campeggio enorme ed economico, oltrechè very easy, ambiente montano bellissimo, passaggi di ogni tipo, uno dei migliori posti in cui ho fatto blocchi! Uniche pecche, oltre ai francesi, la roccia piuttosto aggressiva che ti porta via in poco tempo ogni residuo di pelle, ma per il resto è davvero stratosferico, suddiviso in diverse aree che ti permettono bene o male di arrampicare a seconda della stagione e del caldo in ogni momento della giornata.
3.     Rifugio Barbara: i gradi sono un bastone allucinante e lo stile di arrampicata non è decisamente il mio, ma è innegabile che l’area sia stupenda, in Piemonte (e non solo) il top sicuramente. Enormi blocchi sparsi su un pendio erboso con linee decisamente belle e difficoltà tendenzialmente sproporzionate verso il medio/alto; da frequentare in estate-autunno neve permettendo. Unica pecca (per me) è lo stile davvero tanto di dita su liste molto dolorose…
4.     Val di Mello: che dire, forse la patria del boulder italiano. Ambiente da favola suddiviso in diverse aree a più quote ed esposizioni che permettono di arrampicare bene tutto l’anno, passaggi nuovi a rotazione annuale, campeggio e sistemazioni ottime direttamente in zona! Peccato solo che la roccia, soprattutto nell’area del Remenno, sia una pialla dolorosa per le dita… per il resto ormai non c’è che l’imbarazzo della scelta, anche se la parte che più preferisco è sicuramente quella all’interno del bosco ai Bagni di Masino.
5.     Area del Remondino: non ci metto Fontainebleau, neanche Brione o Varazze, anche perché non sempre è necessario fare km ad oltranza per poter provare blocchi stupendi. Qui ancora molto resta da fare, qualcosa l’abbiamo ereditato dagli anni 90 ma l’esplorazione è rinata da un paio d’anni a questa parte ed il potenziale è assolutamente enorme. Roccia bellissima, panorama neanche a dirlo, passaggi strepitosi e soprattutto poca gente. Pecche? Avvicinamento (40 minuti in salita costante), cadute non sempre buone e pochi passaggi medio facili (anche se in realtà ce ne sarebbero anche, basterebbe pulirli).
  
Ci sarebbero altri posti che personalmente consiglierei a scatola chiusa (Targassonne, le zone della Valchiavenna, alcune aree semi-sconosciute della Svizzera, MagicWood,…) ma questi sono quelli che preferisco in assoluto, in attesa magari di visitare prima o poi altre aree da sogno come Rocklands o Hueco Tanks!
 

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