venerdì 26 luglio 2013

SUGNA

Caldo, scazzo, sonno: riassumendo potrebbero essere le parole che identificano le mie ultime giornate. Il tormentone dell’estate, un po’ il mio “sole, cuore, amore”, peccato non siano propriamente il simbolo dell’ottimismo. Ho continuato imperterrito ad allenarmi, cercando almeno di mettere un po’ di fieno da parte in attesa, si spera, di tempi migliori, ma ora il caldo è davvero troppo opprimente, quindi basta; arrampicare fuori OK, ma senza troppa convinzione purtroppo e neanche tanta voglia sinceramente, a volte è quasi più un doverlo fare piuttosto che un volere reale. Ho voglia di cambiare un po’, tornare a fare anche un po’ di corda, mettere qualche movimento in sequenza e non provare sempre solo lo stesso identico singolo neanche fossi un ingranaggio rotto.

Comunque, tanto per smentirmi, ieri valle Gesso, con la ferma convinzione di salire al Remondino a provare qualche nuovo passaggio uscito dal cappello di Ale e Claudia e magari trovare anche un po’ di aderenza. Purtroppo arrivato al parcheggio, alle 13.30 del pomeriggio, il sole è implacabile e la voglia di farmi 40 minuti di cammino per poi arrivare su totalmente scoppio mi passa subito… quindi veloce ripiego al pian della Casa, dove praticamente conosco ormai a memoria ogni singolo granello di roccia, anche le marmotte mi chiamano per nome! Veloce riscaldamento e poi qualche tentativo su “the twins”, ma purtroppo non avevo neanche il tempo di smagnesare che già mi trovavo di nuovo le dita bagnate. Di tenere la tacca alta neanche a sognarlo, quindi prima di arrivare al sangue decido di sfruttare la perturbazione in arrivo e fare qualche tentativo su “Ambrosia” col cielo coperto. Passaggio stratosferico by Core, la prima parte in comune con “King Kong” sit per poi proseguire a destra verso il diedro invece di risalire la prua: diciamo che le condizioni non sono proprio da piattoni sfuggenti, ma tutto sommato credevo peggio! I miei tentativi assomigliano molto al gioco della talpa, appena esce il sole io scappo all’ombra, appena tornano le nuvole mi attacco, rido da solo figuriamoci gli escursionisti che vedono un coglione fare queste toccate e fughe. La prima parte già la conosco avendo fatto il 7B, la seconda per nulla ma i singoli entrano abbastanza bene e anche se poi mettere tutto in sequenza sarà sicuramente un altro paio di maniche sono fiducioso. La pelle però va via che è un piacere con sto caldazzo e la roccia aggressiva di qui, per cui mollo tutto in attesa di condizioni autunnali migliori, quando sicuramente con la mia testa di cazzo avrò dimenticato totalmente le mèthodes trovate. Vabbè peccato per il Remondino ma bene per il ripiego trovato e sto fine settimana si torna ad Ailefroide in ottima compagnia a festeggiare un po’ e naturalmente a scalare anche se comunque ieri sera la corda usciva già da sola dall’armadio…  

PS: lo scorso fine settimana eravamo tutti a Sant’Anna di Vinadio e Ale ha ripetuto la mia “Giudizio universale”, confermando la bellezza della linea e dei movimenti! Son davvero contento, finalmente!

Nessun commento:

Posta un commento