venerdì 27 settembre 2013

SINTRA


Quest’anno ci siamo organizzati con largo anticipo: pochi cazzi, st’estate non s’è fatto nulla allora a Capodanno si parte e si visita un posto nuovo. Dopo qualche pensata e qualche tentennamento si decide per Sintra, un posto che ho già avuto la fortuna di vedere come semplice turista un paio di volte (di cui una per sbaglio…)  che, pur essendo meravigliosa dal punto di vista architettonico e naturalistico, invece mi ha sempre intrippato di più per il suo lato arrampicatorio, in piena modalità “climber-ignorante”. Dicevo dopo qualche tentennamento perché ci ha stuzzicato e non poco l’idea di raggiungere gli altri nel trip programmato a Bishop, idea purtroppo subito accantonata per il poco tempo a disposizione; altra idea era per Albarracin, anche questa accantonata perché onestamente il fatto di dover guidare un botto come lo scorso anno, anzi di più, non ci solleticava più di tanto; io avevo preso in considerazione anche la Sfizzera, sempre bella, ma giustamente Elena m’ha fatto rinsavire, dato che comunque Chironico la conosco a memoria ed oltretutto ci si può andare in un qualsiasi week end. Allora, mappamondo alla mano, stringistringi, veloce sguardo alle pile dei vecchi Pareti, meno veloce sguardo in rete, deciso: si va in Portogallo! Già il semplice fatto che quando c’ero stato mi ero innamorato dei posti e della gente supercordiale mi fa subito felice, ma appena vedo il blog dell’area in questione (http://bouldersintra.wordpress.com/) faccio i salti di gioia: una foresta quasi tropicale cosparsa di enormi uova di granito, piattonipiattonipiattoni a non finire! Per non perdere il momento propizio prenotiamo tutto in blocco, aereo-macchina-casa; m’informo anche per i pad, per evitare di imbarcarli e rischiare poi di perderli o ritrovarli rovinati: anche qui no problem, affitto in loco di pad enormi a prezzi ragionevoli. L’unico inconveniente che potremmo incontrare potrebbe essere il meteo, che in quella zona in particolare è abbastanza altalenante: magari in costa si sta al sole in maglietta anche a gennaio, mentre poco dietro sulla “montagna” (che da noi sarebbe una collina…) butta giù acqua o fa un freddo porco: a sto punto speriamo, il periodo sembrerebbe propizio, quindi adesso ho già la ralla a 1000 e solo voglia di partire. Ma tocca allenarsi, e per bene, per cui basta tacche, non voglio più vederne fino al 2014!

giovedì 26 settembre 2013

FA


Credo che la cosa più bella dell’arrampicata, che si parli di falesia o di boulder, resti liberare tiri o blocchi nuovi (o come va di moda dire adesso, fare FA!). Certo, con quest’affermazione non credo d’aver scoperto l’acqua calda, ma ho notato soprattutto negli ultimi tempi che in me questa soddisfazione è aumentata in modo inversamente proporzionale alla voglia di ripetere blocchi già saliti! Oggi come oggi se devo scegliere se passare una giornata in una bella area con un tot di problemi già repertoriati piuttosto che andare in esplorazione in un’area nuova, che magari poi si dimostra esser peggio di quanto credevi, non ho dubbi e vado per la seconda. Vuoi mettere la bellezza di intuire la linea, pulirla, iniziare ad intravederne i movimenti che forse ti porteranno in cima, sentire la roccia ancora intatta e pulita sotto le dita… un sapore totalmente diverso, sotto ogni punto di vista.
In quest’ottica, pur non avendo mai fatto cose eccelse e fuori dall’ordinario, i blocchi o i tiri che ricordo con più piacere son quelli che mi son “creato” io, che ho scovato o che ho avuto la fortuna di liberare. La sensazione più bella per esempio è il ricordo della salita di qualche anno fa di “Giudizio universale” a Sant’Anna: il posto, la compagnia, lo stesso stato d’animo che ho provato in quel momento erano perfetti, tutto quello che poteva andare per il verso giusto si è incastrato alla perfezione e mi ha permesso di salire per primo quella linea. Oh, chiaramente non sto parlando di cose fuori dal mondo, anche se onestamente in un contesto come quello l’ultima cosa che ti viene in mente è la difficoltà fine a se stessa (e poi tanto un grado non gliel’ho mai dato e mai glielo darò!!!), ma di una linea bellissima quantomeno per me, una linea che mi ha fatto sognare, di quelle che ti lasciano anche un po’ di amaro in bocca perché quelle sensazioni di aspettativa son terminate e dovrai rialimentarle con un altro passaggio e poi ancora, continuamente…
Idem con la corda, dove tra l’altro ho un’esperienza decisamente ridotta. Poche volte, direi quasi mai, mi è capitato di trovarmi di fronte ad un tiro chiodato (purtroppo non ho ancora avuto la fortuna di provare a spittare linee nuove, cosa che credo richieda anche parecchio occhio per evitare di far uscire meritevoli cagate come se ne vedono spesso in giro) e ancora da liberare, come qualche anno fa a Toirano, in una falesia che peraltro è notoriamente dedicata al facile. Una bella linea su un pannello leggermente strapiombante, un tiro corto ma abbastanza tignoso che mi ha subito “preso”; su consiglio di un amico e dopo aver saputo che il tiro era già stato tentato anche da altri e non solo dal chiodatore stesso (non mi permetterei) c’ho messo mano e da subito ho sentito tutti movimenti entrare abbastanza bene, ma senza riuscire a metterli tutti insieme. Anche lì ho avuto la fortuna di avere la giornata giusta nel momento giusto e di crederci un po’ oltre alla mia innata “coniglite” con la corda e di riuscire a liberare “Tabula rasa” al secondo giorno, un piacere che mi ha fatto venire l’acquolina in bocca per mettermi alla ricerca di altri tiri e di altre linee ancora “vergini”.
Quest’estate ho passato gran parte delle giornate dedicate ai blocchi al rifugio Remondino, un’area che non mi stancherò mai di dire esser superiore a qualsiasi altra io conosca, in zona e non, e anche lì, pur essendoci linee già salite, alcune più vecchie altre più recenti, raramente mi son fermato a provarle più di tanto, attirato sempre e comunque dal “nuovo” che invece a ben vedere nuovo non è. La linea esiste già, è sempre esistita, quindi non si crea niente, semplicemente si usa quello che si vede scritto sulla roccia ma quella linea non è nient’altro che una sequenza di prese e appoggi che alcuni vedono e altri (purtroppo per loro) no. Oppure a ben vedere quella linea che intuisci dal nulla non è mai esistita, è solamente roccia per qualunque persona ma per te invece rappresenta qualcosa di diverso e di nuovo, uno stimolo per il tuo corpo ma prima ancora per la tua testa, un insieme di prese e appoggi che cerchi di mettere insieme per realizzare qualcosa di essenzialmente inutile. Credo che la differenza sostanzialmente sia quella che passa tra osservare un quadro, anche bellissimo, e provare a dipingerne uno: sono convinto che anche se oggettivamente un Picasso sarà superiore alla mia crosta soggettivamente non ci siano paragoni che tengano e nell’inutilità di entrambe le opere scelgo quella che più mi soddisfa.
Tutto questo per dire che non so se l’arrampicata sia arte, per me sicuramente lo è, e più ancora che nel gesto lo è nell’intuizione iniziale, anzi forse solamente in quello. Per il resto è opera di carpenteria.

mercoledì 25 settembre 2013

SHUT UP!

La canzone simbolo di uno degli album più importanti della storia del metal reinterpretata dal gruppo forse più importante del death metal. E dopo una giornata di merda come quella di oggi ci sta alla grandissima!


domenica 22 settembre 2013

LUNA NERA!

Beh, se Elena poteva avere qualche dubbio prima (botta di culo, passaggio facile e menate varie) ora non ci son più scuse: oggi secondo 7A blocco per lei e non in un posto qualunque ma nientepopodimeno che al rifugio Barbara! Dopo un sabato atroce tra caldo e poca voglia in val Ellero, oggi, complice anche il fatto che stessi poco bene, sfumano tutti i sogni di gloria e si decide per il Barbara nonostante le previsioni merdose. Appena arriviamo su invece c'è un sole bello luminoso ad accoglierci e una luce perfetta, oltreché delle condizioni ottime, fresco e poca umidità. Riscaldamento piacevole, nessuno in giro (strano...) e quindi via a provare il primo progetto di Elena della giornata: Black Moon sit al masso Big Motherfucker, uno spigolo estetico e anche bello da arrampicare! Io già mi ero messo comodo (bastardo...) in attesa  di iniziare a sentire i primi insulti, invece al terzo giro della giornata, davanti a me sempre più incredulo, lo stampa senza troppi problemi! Che dire, da una parte l'anno di stop sicuramente avrà fatto bene a livello mentale, ma l'allenamento sta dando i suoi frutti, e qui i complimenti me li prendo io (almeno per questo!) e ancora una volta brava, brava e brava, continua così e vedrai che i risultati continueranno ad arrivare!
PS notizia dell'ultima ora: tantissimi complimenti anche a Giorgia Tesio che si porta a casa Rampage a Varazze! Oh maschietti, darsi da fare eh!




mercoledì 18 settembre 2013

UN ALTRO POMERIGGIO DI DURO LAVORO...


Ieri bel pomeriggio al Pian della casa con la ferma intenzione di provare Ambrosia, uno dei tanti progetti dell’autunno e forse quello che più m’interessa. Temperature piuttosto bassine per il periodo, vento da Nord,  tutto fa ben sperare per provare seriamente almeno i singoli ma purtroppo il sole che il pomeriggio batte implacabile sul passaggio ha fatto il suo sporco dovere… le prese di partenza non danno problemi, ma appena si arriva oltre lo spigolo per proseguire diventano intenibili, saponose e li se non c’è un’aderenza assoluta non si passa! La linea è di quelle a 5 stelle, perfetta: si parte in comune con King Kong (che già è una bella mazzata) per poi andare oltre senza salire sulla prua con bellissimi agganci di piede e tallonate varie su prese che definire strane è poco. Il tutto finisce con un 7A che già di suo è un bel bastone, con movimenti strani e caduta pessima (soprattutto se sei da solo…): un solido 7C+ made in Core, da fare con temperature basse oppure come consigliato sia da Gian che da Ale con cielo coperto e neve incombente! Bene ritorneremo, spero non con le ciastre ai piedi, non vorrei arrivare a tanto…
Nel frattempo, per scaldarmi e cambiare un po’ dai soliti passaggi, vado dal masso sulla strada poco prima della fessura: rifaccio alcuni classici sempre belli, come “Sting” (che penso sia il rumore della legnata che ricevi sui denti, un solido 6B è dire poco), “Hip Hop”, “Giova’s jump” per dirigermi poi da King Kong, un boulder stratosferico, a mio parere uno dei passaggi non solamente su quel grado più belli della provincia, un bel 7B continuo, alto e con movimenti di vero blocco, insomma ho rifatto con piacere un po’ di problemi che da tempo non riprovavo, quei passaggi che quando avevo iniziato a far boulder erano i miei progetti del tempo e non a caso, perché effettivamente sono dei testpieces solidi nel grado e belli da arrampicare.

Dopo qualche giro infruttuoso su Ambrosia, finisco la giornata con qualche tentativo su un passaggio non segnato su nessuna guida, aperto da Gian ai tempi sul masso della fessura e che mi ha mostrato l’ultima volta che siamo stati su: niente da fare anche qui, ormai lo stimolo è sotto le scarpe. Ultimo giro di affaticamento come sempre su “Carta vetrata”, un blocco che non mi faccio mai mancare quando salgo su, e via a casa con il sole ormai dietro le montagne. Pian della casa non delude mai, peccato solamente che su non ce ne siano il doppio di massi come quelli!

lunedì 16 settembre 2013

ASSEDIO CADUTO!

Un post mi sembra il minimo per fare i complimenti alla stratosferica Giorgia Tesio (leva 2000...) che questo week end si è portata a casa "L'assedio", a mio parere uno dei passaggi più belli della val Ellero! E per chi sa com'è il passaggio in questione, un solido e ben fisico 7C, sa di che parlo. Che dire, una delle nuove leve davvero più promettenti non solo del Piemonte, ma soprattutto poche chiacchiere e molta sostanza (e di questi tempi è ben raro!). Stratosferica.
Qui sotto un video del papà di qualche anno fa mentre lo passeggia.
PS complimenti anche a Elena Chiappa, che ogni tanto lascia la corda per tornare al boulder e lo fa sempre in grande stile, in questo caso pure lei va d'Assedio!


domenica 15 settembre 2013

PRIMA DELLA PIOGGIA

Il titolo rimanda ad un bellissimo (e duro) passaggio old school alla grotta delle fate, ma è stata anche un po' la title track del we appena finito. Oggi gocce sparse e poca voglia sia di prendere acqua che di andare sulla plastica, quindi fancazzismo totale. E recupero della pelle dopo il sabato al Remondino, che (almeno per noi) si dimostra sempre più l'Area boulder del cuneese con la A maiuscola, davvero uno spot inesauribile e bello oltre misura. Peccato solo che la stagione sia quasi finita, peccato per noi che dovremo ripiegare altrove, peccato per chi non c'è voluto venire perché non sa cosa si sia perso...
Compagnia solita ma rimpicciolita, insieme a funsu e ale a provare roba nuova, salire roba vecchia e pulire un po' che tanto tutto fa allenamento, anche alzare macigni! Dopo un veloce riscaldamento saliamo la bellissima prua di "Vista Bussaia", stesso grado e stesso apritore del passaggio di cui il titolo del topic e stessa sostanza: movimenti bellissimi per un blocco da 5 stelle! Poco dopo scendiamo verso una prua che avevo adocchiato lo scorso anno e su cui ale aveva messo qualche tentativo in una delle sue salite in zona. Purtroppo un po' per l'aderenza che non è eccelsa, un po' perché comunque è un bastone non ne veniamo a capo; cade invece un bel passaggino li accanto, non duro ma con bei movimenti, "Occhio diedro", il cui nome rimanda al ristabilimento finale...
La giornata passa veloce (troppo) e ci si ritrova a provare un bel tetto che ale ha liberato quest'estate, "Tarapan", con movimenti davvero super su una roccia rossa e rugosa diversa da tutto il resto li intorno, ancora un bel regalo di questo posto favoloso. Decidiamo anche di mettere mano alla base un po' sconnessa, che ora è diventata una poltrona tanto è comoda, spostando quintalate di pietra... un passaggio bellissimo anche in piedi, straconsigliato!
Finiamo, anzi ale finisce che noi siamo già stracotti, con qualche tentativo su un bello spigolo purtroppo scaldato dal sole tutto il giorno e quindi assolutamente insalibile.
Che dire di diverso dal solito: ottima compagnia, posto neanche da dire, vabbè la domenica di svacco ci stava tutta. Tantopiù che domani sarò di nuovo sulla roccia!

venerdì 13 settembre 2013

sabato 7 settembre 2013

SODDISFAZIONI!

Settimana di merda, previsioni per il weekend una merda, sabato stratosferico! Oggi grande giornata di soddisfazioni personali, a discapito del meteo che invece avrebbe fatto scendere qualsiasi pulsione boulderistica. E perdonatemi se un po' di soddisfazione me la prendo pure io, ma me la merito! Fino a poco tempo fa vedevo lei (Elena, la socia di vita) che non ne aveva proprio più per il cazzo, dopo aver impiegato tempo e sudore per arrivare a quelle piccole ma importanti soddisfazioni personali che aveva raggiunto; lui (Alfonso, il socio) che invece già pensava su quale sport dirigersi dopo anni di sudore e tempo spesi in allenamento. E io? beh, io aspettavo, perchè so che se ami veramente quello che fai prima o dopo ci torni, eccome se ci torni! e oggi ne ho avuto la conferma, e anche la mia piccola soddisfazione personale. Certo, le più grandi le hanno avute loro: prima Elena (che in pochi giri, ma già era partita da casa con la ferma intenzione di farlo) ha stampato il suo primo 7A blocco. E non per dire un grado qualsiasi, ma perchè questo significa crederci fino alla fine, sempre, anche quando tutto intorno a te ti fa perdere ogni speranza, ripartire da capo e risalire piano piano la china non per poter dire di aver fatto un 7 ma per poter sentire di essere ancora nel gioco, divertendoti. E con in testa un pensiero bellissimo, dedicato chi a quel gioco ti ha iniziata...
Poco dopo anche funsu, veloce, pochi giri, porta a casa il 7B che da tanto sognava, ma non perchè fosse un 7 ma perchè quel passaggio gli ha fatto capire che è di nuovo nel gioco, anzi forse non ne è mai uscito, che porca puttana l'importante è crederci davvero fino alla fine e non mollare mai!
E io? Beh, ho provato passaggi fatti anni fa senza riuscire a salirli di nuovo, ho provato passaggi nuovi ma senza grandi risultati, ma se dovessi mettere un grado alla giornata su 8a.nu darei un bel 8B perchè un pochino le loro soddisfazioni son state anche mie! Vedere le facce soddisfatte di due delle persone a cui tengo di più tanto vale nello score!
PS grande giornata in cumpa anche dello Tesio family, con Giorgia che tra una casa e l'altra in mezzo agli alberi si tiene sempre di più (impressionante quanto passeggia dove gli altri faticano!) e Gian che invece si tiene sempre un mondo (grazie della mèthode su Ambrosia!).



venerdì 6 settembre 2013

L'ESTATE STA FINENDO


Lo cantavano anche i Righeira (e chi se li ricorda, come me, è anagraficamente andato…), ma parrebbe che il meteo di questo fine settimana possa decretare la fine del caldo. Parrebbe, perché in questi ultimi anni siamo stati puntualmente smentiti, colpa del disassamento terrestre secondo me.
A parte le cazzate, riinizia il periodo delle boulderate autunnali, gli spot estivi vanno quasi in letargo mentre si parte con le giornate più corte e fresche, quindi più aderenza e meno sbattimento per arrivare ad arrampicare. E si riparte anche con l’allenamento, poco a poco, senza iniziare subito a torturarsi perché la testa e il fisico devono riabituarsi allo sbattimento di far chilometri per poter fare un po’ di plastica in settimana mentre il fisico fatica a riadattarsi alle movenze della palestra. Qualcuno direbbe che riparte la solita routine, per me quasi sempre invece (quasi, perché a volte anch’io ne son nauseato) è un piacere che ormai si ripete da poco più di una decina d’anni: come il cambio delle stagioni mi adatto e cerco di tirare fuori il meglio. Cambiano i soci, cambiano i metodi e spesso anche i posti, ma alla fine quel che resta è sbattimento puro per cercare di guadagnare qualche spicchio di difficoltà rispetto dell’anno precedente, ma anche piacevole svago che permette di passare in modo più rapido ed indolore le settimane in attesa dei weekend. E quest’anno si cambierà anche la periodizzazione, avanzando un pelo per cercare di ottimizzare al meglio durante il viaggetto di fine anno ma sacrificando un po’ l’autunno qui da noi: a qualcosa bisogna pur rinunciare!
PS quasi finita fortunatamente la stagione dei merenderos. Purtroppo gli strascichi si vedono, eccome: a Rastello una sera di questa settimana ho visto un mucchio di immondizia e merda (nel vero senso della parola!) a cielo aperto! Quindi okkio a dove buttate i pad e nel caso vi capiti magari raccogliere qua e là qualcosa non è male, la natura ringrazia mentre al merenderos di turno si augura sempre minimo un cagotto pesante di qualche giorno (mi raccomando, che lo colga sempre e solo lontano dal bagno!).
 
 

domenica 1 settembre 2013

SI STAMPA?



Altro bellissimo weekend di boulder, ora le condizioni in quota iniziano a migliorare, l'aderenza avanza! Per una volta parlano le immagini, grandissimo sabato al Remondino, per me ormai la miglior area boulder in zona e non solo: passaggi bellissimi, roccia favolosa, gradi tirati, tutto quello che si può volere di meglio dal boulder, oltre ad una sempre ottima compagnia! Una sola nota: grandissima Elena! Dopo un anno diciamo "sabbatico" riprende da dove aveva lasciato lo scorso autunno ed in gran forma, per poco non chiude il suo miglior progetto di sempre al pian della casa, in condizioni a dir poco catastrofiche. Sicuramente è solo questione di un po' di allenamento in più e qualche grado in meno, è ad un soffio, ma soprattutto grande perché ha riniziato a crederci alla grande! Bisogna avere paura la fuori, io ve l'ho detto...