venerdì 31 luglio 2015

ERA ORA!


Ultimo giorno, ultime ore dopodiché mi dimenticherò di sto buco e me ne starò un paio di settimane fuori dalle balle. Niente di particolare da fare, non ho mai amato particolarmente fare viaggi nelle vacanze estive per diversi motivi, non ultimo la massa di gente che si sposta, ma cercherò di godermi al meglio alcuni posti nei dintorni che nel corso dell’anno frequento sporadicamente e soprattutto di fretta. E la fretta voglio dimenticarla completamente!

Non abbiamo programmato nulla come dicevo, se non un saluto a Immo e Chamonix di pochi giorni giusto per staccare e tornare in quel posto favoloso; voglio chiaramente arrampicare quanto più possibile, sperando che il calo di temperatura degli ultimi giorni prosegua, ma vorrei fare anche qualche puntata al mare e qualche camminata in quota che onestamente mi manca parecchio. Ho qualche obiettivo, un paio su roccia in particolare a cui tengo, uno con la corda che ormai non riprendo in mano da diversi mesi e uno sui blocchi, ma per il resto voglio staccare la presa e recuperare un po’ e magari fare qualche lavoretto in casa. Già troppe cose in testa direi… Intanto stasera iniziamo con una bella festa della birra così entriamo subito nel mood giusto!
PS segnalo una bella intervista ma soprattutto delle foto stratosferiche a Bearcam/Cameron Maier qui

 



mercoledì 29 luglio 2015

BARBARA

Finalmente un'altra mezza giornata fuori dalle palle, senza troppe aspettative ma sinceramente bastava esser da un'altra parte che non fosse al lavoro.
Con Ale decidiamo all'ultimo di salire al Barbara, tanto le condizioni sono identiche un po' ovunque quindi di far troppi passi non ne abbiamo sinceramente voglia; come dicevo, nessuna aspettativa particolare e nessun progetto da provare, l'idea è salire su, provare qualcosa di svacco e magari per noi nuovo e tritare un po' la pelle delle dita. Ecco, quest'ultimo punto sicuramente è stato raggiunto perché alla sera non riuscivo a stare sotto la doccia...
Riscaldamento come al solito al masso di "Fat Bastard" coi soliti blocchi e ci accorgiamo che li fa davvero cagare l'aderenza, si slappa ad ogni presa; vero è che ormai iniziano a risentire della frequentazione quelle linee e soprattutto alcune prese stanno diventando dei sanpietrini... poco male, ci spostiamo al masso di "Pizza hut" per provare una linea nuova (per noi chiaramente), "Bloody fingers" che già dallo scorso anno avevo adocchiato e dopo averla vista salire da Droetto in scioltezza me ne sono innamorato. In effetti i movimenti son davvero belli, la linea abbastanza logica (non la partenza...) e la roccia stratosferica, tanto che qui per me l'aderenza non è così male mentre Ale la pensa esattamente all'opposto. Li mi rendo conto che in effetti vista fare da Droetto in scioltezza non significa esattamente che sia facile ma solamente che averne (tanta) aiuta non poco! In ogni caso mi lavoro per bene tutti i singoli e a parte la partenza (che per noi è restata incomprensibile) e un passo in mezzo il resto non mi sembra così lontano, aspetto di tornarci quanto prima magari con condizioni migliori.
Scendiamo a fine pomeriggio per vedere un altro blocco mai provato decisamente... brutto, "La grotta", non credo che tornerò li apposta a meno che non esaurisca tutte le linee disponibili al Barbara, cosa assolutamente impossibile per me! Roccia brutta, passaggio brutto, movimenti più o meno, opinione mia per carità ma ne posso fare a meno. Impacchettiamo tutto e torniamo dalla macchina, ma scendendo facciamo ancora una puntata rischiando di farci asfaltare su "L'erba del vicino" e "Fata del blocco", 2 linee che sono decisamente carine e divertenti in un posto che invece non è proprio dei migliori, se non altro non si può cadere come e quando si vuole altrimenti si rischia di esser presi sotto da una macchina di passaggio! In ogni caso gran bella giornata divertente in attesa che le condizioni tornino ad essere quelle giuste per bloccare come si deve.
  

lunedì 27 luglio 2015

FREDDO!

Le decisioni dell'ultimo minuto in questo periodo mi risultano essere decisamente le migliori direi! Venerdì nell'indecisione: Remondino, Barbara, S. Anna... non so dove andare, ho poca voglia di camminare ma tanta di arrampicare nonostante il gomito continui a farmi male. Alla fine mi sento alle 23 di sera con Lore e complice il fatto che comunque a Cuneo il mattino ci debba passare ci mettiamo d'accordo per il colle d'Esischie, anche perché nel frattempo avevo paccato brutalmente il Ninio per il Remondino (fino a che non passa sta caldazza ho davvero poca voglia di fare quel sentiero sotto il sole...).
Al mattino con Fenrir ci troviamo pronti via e nel frattempo sentiamo anche il Ninio che ci conferma venire con noi: ottimo, compagnia giusta, posto figo mancherebbe solamente l'aderenza... e invece arriviamo al parcheggio è fa fredooooo! finalmente ho freddo, mi godo il vento da nord, voglio immagazzinare quanto più possibile questa sensazione anche se so che alla sera me ne pentirò. Scendiamo subito a scaldarci dal Dado, faccio provare a Lore qualche passaggio: "lo sgiaglio", "lammerda" e in particolare "io testa tu braccia", piacciono tutti e io sono stracontento di non aver lavorato per nulla. Arriva il Ninio e ci buttiamo su "meglio diedro" che avevo risolto la volta prima stand e che ho intenzione di provare seriamente sit; le condizioni sono davvero da paura tanto che ripetendolo stand decido che è forse meglio abbassare un po' i gradi, sulla quarzite l'aderenza fa la differenza quindi credo che in piedi possa valere 7A+, non oltre. Nel frattempo Lore lo stampa stand e io son felicissimo di riuscire a passare anche la versione sit che per me potrebbe valere sul 7B+ in attesa di conferme o meno.
Scendiamo in perlustrazione all'area bassa, qualche chicca c'è basta lavorarci; arriviamo da "Aladino" e ci mettiamo mano per provare la stand bassa davvero dura e ancora da fare. Il Ninio trova un appoggio risolutore e lo sale dopo poco in modo davvero super, dopo qualche tentativo lo seguo (anche se decisamente in modo meno pulito), son davvero contento un altro gran bel passaggio risolto. Lo vendiamo per 7B, molto duro e strano, d'altra parte è l'anno del soft e non possiamo scendere a compromessi! Ultimo assaggio di roccia, li porto a provare anche "Braccia di gelatina", son davvero curioso di sapere che ne pensano perché l'avevo risolto a fine giornata già bello devastato quindi non son granché convinto di cosa possa essere; infatti il Ninio parte e lo stampa flash, davvero una gran prestazione secondo me perché toccandole quelle tacche si dimostrano davvero piccole e dolorose, complimenti davvero. Mezzo grado in meno ed è venduto anche questo! Ottima giornata, bei passaggi e weekend terminato con una bella session al moonboard ieri sera.
Precisazione dovuta: dei gradi poco m'importa, fosse per me neanche li darei, ma dato che di posti con un po' di passaggi medio-facili come Esischie ce ne sono pochi credo sia giusto, nell'ottica di farci un mini-topò soprattutto per chi è alle prime armi, dare delle indicazioni il più corrette possibile, senza svaccare ma neanche stringere troppo.  

lunedì 20 luglio 2015

INCONCLUDENTE

Alla fine il caldo, la stanchezza della settimana lavorativa e l'allenamento mi hanno fiaccato alla grande... Risultato: un weekend decisamente inconcludente e fuori norma per me, ma purtroppo il fisico non ha accompagnato.
Sabato complice anche la poca voglia di muoversi e qualche impegno nel pomeriggio la soluzione migliore è stata una veloce fuga in mattinata al masso della Madonnina col Ninio a fare e provare qualche passaggio nuovo (per me chiaramente) e devo dire che con la nuova guida a portata di mano è decisamente più comprensibile arrampicarci. E tutto sommato oltre che allenante non è neanche poi così malaccio come ripiego per qualche ora e per evitare il pannello... purtroppo anche li dopo 3 orette è iniziata a scendermi in modo pauroso, tanto che non stavo più attaccato decentemente e ho deciso di lasciar perdere. Comunque fresco per il periodo e abbastanza soddisfacente, un tipo d'arrampicata a cui non son granché abituato ma che comunque ti sfonda in modo deciso.
Ieri invece l'idea iniziale di salire al colle d'Esischie è purtroppo sfumata non appena ho aperto gli occhi e ho sentito com'ero messo: fiacco, nervoso e con poca testa, una di quelle volte che ho imparato a capire col tempo che è meglio lasciar stare e non fare km inutilmente. Quindi ho deciso per il muro, ma anche li niente da fare, caldo esagerato e prese intenibili... e nervoso alle stelle. Fortunatamente non si vive di sola arrampicata e qualche volta scegliere di lasciar perdere è meglio per potersi dedicare ad altro e tornare più motivati.
Ora altra settimana lavorativa, conto i minuti che mi separano dalle ferie non fosse altro che per riprendersi e riposare, anche perché comunque non faremo niente di che quest'anno ma sento che ho proprio bisogno di staccare la spina... 

mercoledì 15 luglio 2015

ACCONTENTARSI E MEGLIO (A VOLTE)

Lunedì pomeriggio, dilemma: dove vado ad arrampicare domani? Averne onestamente di problemi così...
Da una parte son tentato di tornare al colle d'Esischie per cercare di risolvere in tranquillità un altro paio di blocchi già puliti, ma l'idea di risalire alla macchina a fine giornata con 2-3 pad sulla schiena non mi piace poi molto... Remondino, idea vaga e veloce, non ho per niente voglia di sbattermi a camminare. S. Anna di Vinadio, ottimo non fosse che è una pietraia dove cadere senza paratore non è il massimo e tra l'altro Fenrir non potrebbe venire con me. Barbara? Ma si dai è una bella idea, anche se le condizioni non saranno il massimo mi accontento!
Martedì mattina si parte ma non so come sbaglio completamente strada e mi ritrovo verso Cuneo, ho imparato che a volte i segni del destino bisogna prenderli per buoni ed accettarli quindi decido per una puntata svacco al pian della Casa: prenderò le condizioni per quello che sono e soprattutto me ne sbatterò alla grande dei divieti del parco, onestamente da una parte capisco i cani al guinzaglio in alta valle ma qui no. E poi ne ho un po' le palle gonfie di vivere continuamente con restrizioni inutili e incomprensibili, anche e soprattutto in montagna... 
Mi riscaldo tranquillamente godendomi la pace di una giornata infrasettimanale da queste parti, cosa impossibile i weekend di questa stagione. Rifatti per l'ennesima volta un po' di passaggi decido di ributtarmi dopo un anno sui miei due progetti che ancora mi restano da fare: Ambrosia fuori discussione, piatte al sole impossibili da tenere, The Twins è in ombra quindi tanto vale darci una manata, anche se non ho troppe speranze. Però appena metto mano alle prime tacche sento che non son affatto male, l'aderenza è davvero buona e il vento da nord sicuramente aiuta; mi nastro per bene indice e medio destri, per me l'unico modo per provare seriamente sto passaggio senza rischiare di sanguinare alla carne dopo 2 giri, e inizio a rispolverare la méthode di Ale. Dopo qualche giro mi ritrovo con enorme sorpresa alla tacca sotto il bordo, non ci credo neanch'io onestamente tanto che il lancio finale, forse l'unico movimento facile del blocco, lo cicco alla grande: dovrei essere incazzato come una bestia ma invece mi siedo e resto incredulo per qualche minuto... un blocco che adoro, una linea che ritengo essere una delle più pure (e dure) mai viste e provate e ora sento che forse non è più cosi impossibile, che forse ho avuto semplicemente culo o che invece a poco a poco potrebbe avvicinarsi e diventare fattibile! Faccio qualche altro tentativo fino a che anche il nastro non serve davvero più a niente, il dolore è troppo oltre e non riesco più a sospendere la prima tacca dopo la partenza su cui comunque arrivo facile ad ogni giro (e per me già questo è un buon segno).
Adoro questo blocco, 3 movimenti e via, questo per me è boulder allo stato puro ed essenziale del termine, senza eliminanti, senza troppe methode diverse: o così o niente! Al di la del grado, che qui significa tutto e niente, quando e se riuscirò a stamparlo sarà davvero un'emozione indescrivibile per me! Rimandato a quest'autunno, o forse prima sbagliando di nuovo strada... 
 
 

lunedì 13 luglio 2015

SCARICO?

 
Fenrir dendro al rododendro

Settimana di scarico decisamente produttiva direi! Sabato siamo tornati al colle d’Esischie io Elena e Elena G. per provare qualche passo nuovo ed io per provare a liberare un paio di superlinee adocchiate mercoledì con Funsu; subito al Dado per un veloce riscaldamento e mentre le due Elene provano un passaggio nuovo, “C’è del marcio”, un 6A carino ma diciamo non “indispensabile” (il nome è un po’ un programma…) io mi butto su “Meglio diedro” stand. Dopo qualche tentativo trovo la methode, in realtà la stessa provata in settimana senza successo, ma non mi entra proprio di tenere in lancio la svasa finale terribile e dopo una caduta non proprio rilassante decido di staccare un attimo; Elena quindi si butta su “io testa tu braccia” sit, un passaggio favoloso trovato e liberato domenica scorsa su un pannello perfetto su quello che credo sia il masso simbolo dell’area. Titubante fin da subito per il dito non ancora rimarginato, la spingo per fare almeno un tentativo perché la methode ce l’aveva già dalla volta scorsa, ed effettivamente non mi sbaglio: parte, senza esitazioni arriva al bordo e dopo un po’ di tentennamenti riesce ad uscire (forse è il fatto d’aver guardato sotto che gli ha dato la carica!). Grandissima, si porta a casa uno dei passaggi più belli del posto e perdipiù per niente regalato (tra l’altro, come mi hanno fatto giustamente notare, forse alcuni passaggi son da rivalutare un pelo…)! Elena G. da parte sua arriva davvero vicina a chiudere lo stesso passaggio stand, un movimento dopo l’altro è riuscita a guadagnare prese ma purtroppo le lamette di quarzite di quel blocco non perdonano e dopo un po’ è costretta a rinunciare, anche se son sicuro che alla prossima riesca anche lei.
Da parte mia torno dal Dado e mi rimetto sulla mia linea, un tentativo dopo l’altro arrivo sempre più vicino fino a che riesco a tenere sto bordo svaso infame: è fatta, “Meglio diedro” stand l’ho stampato e credo sia uno dei mie passaggi più belli di sempre! Di gran movimento, svase, tacche, tallonaggi strani e soprattutto un lancione alla fine di quelli stratosferici, un blocco che per ora valuto sul 7B+, non regalato, in attesa di poter provare seriamente con più aderenza anche la sit, decisamente più dura! Felicissimo passo all’altro mio progetto della giornata, la partenza bassa di “Aladino”, ma le dita sono passate oltre e non riesco più a strizzare niente tantomeno queste lamette da sospendere brutalmente… il tempo di pulire un’altra linea, un bordo di piatte bellissimo che resta da provare per la prossima volta, e di far pulire e liberare una linea nuova ad Elena ed è purtroppo già ora di rientrare. Che sorpresa sto posto, mi sta salvando l’estate!
Ieri invece camminata relax in alta val Ellero, una piacevole sgambata in compagnia con Fenrir eccitato a correre da una parte all’altra continuamente. E domani altra giornata di blocchi a testa bassa!
CIAOOOOOO!!!!
Elena D e Fenrir
Sorridi!!

Elena G e Mayo
Elena D e Fenrir
Pausa panino nell'unico spazio d'ombra...
chi si aggiudicherà il panino al prosciutto?
Elena G non resiste alla tentazione
Fenrir impara a scalare
Elena G
Fede, Mayo e Fenrir

giovedì 9 luglio 2015

WORK IN PROGRESS

Altro gran bel pomeriggio lavorativo nel nostro ufficio in quota! Quando martedì notte ho sentito quel vento della madonna ho pensato che il giorno dopo o avremmo avuto un'emerita merda di meteo oppure un'aderenza eccezionale per il periodo e fortunatamente la seconda opzione è stata quella giusta.
Partiti con Funsu a pranzo direzione colle d'Esischie con una caldazza opprimente in valle siamo arrivati sul posto e ci siamo ritrovati con un cielo pulito e soprattutto una temperatura piacevolissima; sui massi poi, nonostante sia quarzite, anche al sole si riusciva ad arrampicare e all'ombra era semplicemente eccezionale!
Altri nuovi passaggi aperti e qualche cantiere messo in piedi; su tutti il bellissimo tetto di "Aladino" sul masso Coso peloso con ristabilimento allucinante/allucinogeno, uno dei pochi passi che conosca in cui la stand sia più dura della sit (ma c'è il barbatrucco... semplicemente in piedi parte più sotto), oppure anche la divertente sit con uscita stranissima de "Lo sgiaglio" sul masso del Dado. Ma fra tutte il diedro su cui abbiamo smanacciato per un'ora abbondante ieri non venendone a capo, una perla trovata da Funsu domenica scorsa con movimenti stupendi e che per ora ho risolto fino al bordo traendo spunto da un video visto anni fa... sole permettendo alla prossima è nostra pure questa! 
Dopo un po' di vagare in giro a cercare nuovi massi, dopo avere segnato i passi già saliti con una freccia nera alla base e dopo una pizza astronomica siamo tornati a casa col buio. Pura soddisfazione!  

lunedì 6 luglio 2015

DIVERTIMENTO ASSOLUTO

Comunque, caldo infernale o freddo polare, se il weekend sei in un bel posto e con la compagnia giusta bene o male te la togli sempre. E stavolta devo dire che ce la siamo tolta alla grandissima, mi son divertito come un bambino ed ho fatto esattamente quello che volevo fare, chiaramente senza pretese astronomiche ma senza farmi troppe seghe mentali. Soddisfazione pura!
Sabato reduce da una dormita abissale ho deciso di starmene a casa senza andare a cercare il caldo altrove; quindi relax, svacco e un paio d’ore di muro al mattino tanto per risvegliare il braccino stanco.
Ieri invece siamo saliti per l’ennesima volta al colle d’Esischie a cercare un po’ di fresco (e sinceramente devo dire che non ne abbiamo trovato molto neanche qui) e stavolta l’esercito degli irriducibili è aumentato! Un bel po’ di gente per provare linee vecchie e pulirne di nuove in un posto che sul medio facile ha davvero un gran potenziale di espansione e qualche chicca atroce si trova sicuramente. Riscaldo per tutti ognuno sul suo, a provare linee già liberate e altre ancora da fare; Funsu si butta a provare la mia variante di “Sagoza”, Maio che dopo qualche anno senza rimettere le scarpette prima si scalda e poi si butta sulla bella placca alta di “Banzai”, e poi tutti insieme a giocare sulla nuova “Lo sforzo” che ho liberato poco prima. Stanchi del sole ci spostiamo sul masso forse più bello dell’area, sicuramente il migliore tra quelli puliti finora, che ha una facciata completamente all’ombra e fresca; pulisco subito una linea che avevo già intravisto alla prima visita, una bellissima sditata alta e su roccia magnifica di una purezza incredibile. Provo a partire ma senza riuscire ad alzare il culo, son anche contento visto che cercavo qualcosa che mi facesse battagliare un po’… dopo poco arriva Elena, si siede e al primo tentativo parte e arriva agile e senza problemi fino a metà!!! Raccolgo la mandibola, quel poco di orgoglio che mi resta e salgo la linea da sotto: “Io testa, tu braccia” una favola di tacche su un pannello leggermente strapiombante, non è una mostruosità (grazie ad Elena che ha trovato facile una methode in partenza), un 6C sincero diciamo, ma davvero estetico e bello da arrampicare. Funsu a ruota ripete e conferma, mentre Elena purtroppo ci lascia un polpastrello rimandando il tutto alla prossima volta. Peccato davvero, perché era sicuramente quella che meritava più di tutti di salirlo! Elena G e Maio ci danno dentro fino a sera sulla stand del passaggio mentre io apro poco a destra una linea nuova, “Licheni assassini” facile e divertente ma con uscita un po’ sporca (da qui il nome…). Funsu e family ci salutano mentre noi decidiamo di spostarci poco sopra al Dado, masso stupendo e con un bel po’ di linee, ma purtroppo in ombra al mattino e quindi inagibile.
Un po’ di svacco meritato nel pratone, sono le 19 passate ma il sole continua a spingere inesorabile; al mattino appena arrivati avevo adocchiato un bel pannello strapiombante il giusto con una linea nel bel mezzo e, cosa bella, neve rinfrescante alla base. Resta in ombra quindi è ora di finirmi le braccia, approfittando della pazienza degli altri: sono sfinito, il caldo, l’arrampicata, tutto mi ha portato allo stremo ma devo assolutamente provarlo prima di partire. Arrampico senza concentrarmi tanto sono alla frutta ma riesco a portarlo comunque a casa, “Braccia di gelatina” è davvero figo secondo me anche se onestamente per dargli un numerino preferisco aspettare di tornarci da fresco e rifarlo, non credo sia regalato ma neanche atroce. Giornata purtroppo finita, goduria esaurita, pizza birra e nanna e altra settimana ad ingoiare merda. Qui di seguito una lista dei passaggi finora ripuliti e saliti in attesa di poter mettere nero su bianco un topo per l'autunno che sarà il periodo giusto per venirci e per darci dentro sulle linee più dure (i gradi son indicazioni nostre, stretti o larghi poco importa):
  • Masso del capriolo
Io testa tu braccia 6C sit, 6A stand
Licheni assassini 6B+ sit
  • Dado
Riscaldino 5A stand
  • Masso del riscaldo
Traversata 6A+
altri passaggi storici segnati con frecce gialle
  • Masso Sagoza
Sagoza 7A sit
Variante con uscita a metà su prua 7A/B sit
Banzai 5B stand
Lo Sforzo 6B+ sit
altri passaggi storici fino al 6A segnati con frecce gialle
  • Masso del riscaldo 2
Spigola 5A sit
S-tacca 6A+ sit, 5B stand
  • Placca
Tahyla 5C stand
Fenrir 6A stand
  • Masso del pozzo di neve
Braccia di Gelatina 7B sit (mi riservo di rifarlo per essere sicuro)
  • Ottovolante
Ottovolante 6C da sotto il tetto, 6B dal bordo
  • Pannello godurioso
Infrattato 7A+ sit 
 
Bella news invece ricevuta su instagram da Andrea Tallone che insieme al Ninio va a dare un’occhiata al sito di s.Anna di Vinadio e ripete la mia linea di “Giudizio universale” confermandone la bellezza (una bella soddisfazione per me, davvero; il fatto di pulire linee nuove che piacciono penso sia davvero il top, al di là del grado) e libera la variante diretta de ”L’incrocio di Lorenzo” creando una bella linea nuova, “L’arpione”, che non mancherò sicuramente di provare alla prossima! Bel fermento quindi in posti nuovi, su linee nuove, a pulire e liberare senza fossilizzarsi sui soliti spot triti e ritriti, il caldo non ci ferma.
Ambiente


Materassi vaganti


Mario si butta su Banzai


Funsu prova la mia variante di Sagoza


Elena prova lo Sforzo


Un po' di foto di Elena che tenta Io testa, tu braccia







Elena G., tentativo su Io testa, tu braccia stand


E Maio si studia la sit


Un paio di foto a fine giornata su Braccia di gelatina


Ormai sera, noi restiamo fuori dalle nuvole


E purtroppo si deve tornare a valle...

SuperThayla climber!