lunedì 26 ottobre 2015

DELUSO

Stanco, ma anche un po’ demoralizzato questa volta. Penso d’aver bisogno di staccare un po’, cambiare progetti e forse tornare un po’ alla corda per svarionare la testa. Nel weekend si era deciso di fare un giorno blocchi per me e un giorno corda per Elena, alla fine fortuna che almeno lei l’ha sfangata perché io ho fatto solamente cagare…
Sabato al pian della casa per dare l’ultima zampata a “The Twins”; già dal riscaldamento capisco che non gira, ho effettivamente esagerato nei giorni scorsi con 4 giorni di moonboard e un giorno a Varazze e son più che stanco, spossato. Le braccia non chiudono, non ho più pelle, le dita mi fanno male, non c’è proprio storia in particolare su quel passaggio, decido di lasciar perdere e non credo solo per questa volta, ma di chiudere una volta per tutte il discorso. A volte bisogna rendersi conto che è solo un accanimento, non ci sono miglioramenti e quello in particolare, oltre che esser duro, non è proprio il mio passaggio, in modo assoluto; c’ho provato, un paio di volte ci son pure andato vicino, ma ora basta, per alcune linee non ha senso andare all’esasperazione bisogna semplicemente rendersi conto dei propri limiti. E la mia bestia nera, come molte altre, ma resta il fatto che sia un blocco tra i più belli ed estetici che abbia mai visto e provato e son contento comunque d’averci speso del tempo perché ne è valsa la pena! Ora è il momento di cambiare rotta, altri progetti sicuramente più alla mia portata o semplicemente più consoni al mio stile e la voglia di tornare a far corda e togliermi qualche soddisfazione anche li.
Elena invece è andata alla grande! Piano piano si sta riprendendo dall’infortunio al dito e pur non potendo arrampicare molto soprattutto su quelli che sono i suoi progetti qualche dente se lo sta togliendo (metaforicamente…): al pian della casa sale “The sting” un super legno made in Giova dove servono dita e tecnica per un passaggio dove non bisogna guardare il grado prima di provarlo altrimenti si rischia di restare piuttosto delusi! Alla fine ha trovato la sua methode e l’ha stampato al secondo giro della giornata senza particolare sforzo, mentre per poco non fa anche “Hip Hop” partenza bassa, che secondo me vale un bel 7A, arrivando al bordo qualche volta senza riuscire a tenerlo, anche se comunque non è lontana: ancora una possibilità di salire su prima dell’inverno ed è suo. Al sangue ha continuato imperterrita anche su “King Kong”, non so davvero come facesse ad arrampicare con le dita conciate in quel modo, se non è passione questa!
Ieri invece, dopo qualche pezzo tragicomico degno di un film (purtroppo son proprio imbecille…) siamo riusciti a fare un pomeriggio a Miroglio, per me una sicurezza quando ho bisogno di rilassarmi. Io, Elena ed Elena G. con Giova incontrato sul posto (davvero un piacere, era una vita che non lo rivedevo) a fare qualche tirello e discutere del più e del meno nella pace di quel bosco. Ho ripetuto dopo parecchio tempo la mitica “Placca Grassi”, qualche anno fa (una decina ormai, penso) il mio primo 6c a vista, una soddisfazione allora e un piacere ieri rifarla al tramonto; bello vedere le due Elene accanircisi ed arrivare quasi a farla, complimenti a loro per la tenacia e la sopportazione del dolore, bello tornare alle macchine al buio, brutto pensare che fosse domenica sera...

On the road


Colori

Che climber cani...


Lo so non potrebbe stare libero...

Sequenza su the Sting



Elena G in azione a Miroglio


Elena sullo stesso tiro


Thayla versione "bivacco in quota"

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