lunedì 23 novembre 2015

CONSAPEVOLEZZA

Finalmente Ellero come lo intendo io: freddo, grigio e con gran aderenza! Così si mi piace e così si che ci torno volentieri. Sabato con Funsu abbiamo deciso di salire comunque, nonostante non avessimo grandi aspettative: strada bagnata a casa, a Mondovì, a Roccaforte, minimo ci aspettavamo di dover fare dietrofront al moonboard ma invece su era tutto asciutto e ventoso e con gran condizioni! Solamente a metà giornata per un attimo la magia è svanita, ma tempo neanche un’ora ed è tornata al top. Subito riscaldo con tranquillità visto che le mie dita non son ancora a posto (quest’anno non so che mi capiti ma non riesco a rigenerare la pelle) agli schiaffi, il progetto di Funsu è “Drago bianco”, il bellissimo e classico traverso su piatte; grande lui che al primo giro della giornata cade praticamente all’uscita, onestamente l’ha passeggiato e non mi aspettavo che potesse non chiuderlo. Decide di rilassarsi un attimo, giustamente perché il giramento di coglioni è tanto, quindi saliamo al muro degli schiaffi per dedicarci a me; “Krav maga” non è proprio il mio stile di blocco, tacche piccole su muro leggermente strapiombante, ma sicuramente la linea è super quindi merita di lasciarci quel poco di pelle che mi resta. La partenza è la parte più dolorosa per me, il sit per arrivare alla prima tacca di sinistro mi buca subito entrambe le mani e neanche l’attack (ebbene sì, funonzia alla grande per le piccole ferite!) basta, quindi via di nastro per non metter sangue dovunque; cado subito alto quindi capisco che è solamente questione di resistere un po’ al dolore per portarlo a casa e così in effetti va. Parto, strizzo e spengo il cervello per non pensarci, arrivo alla tacca alta di destro, bordo e via fuori dal masso con enorme soddisfazione: passaggio a 5 stelle per quanto mi riguarda e onestamente ben duro, e anche sopra il dolore si fa decisamente sentire! E nuovamente la volta di Funsu sul suo progetto quindi si torna agli schiaffi; Drago bianco è un passaggio davvero aleatorio, non ha un singolo duro ma ha diversi movimenti sui piedi su cui puoi cadere in ogni momento, mi ricordo quando l’avevo fatto la prima volta che avevo bestemmiato in diverse lingue in effetti… il socio aveva però trovato un po’ di tempo fa una methode diversa dalla classica che in effetti, dopo averlo rifatto sabato in questo modo, lo semplifica di molto rendendolo decisamente meno “sulle uova”. Peccato per lui che la stanchezza prenda il sopravvento, sicuramente non gli manca niente per portarlo a casa forse solo un po’ di consapevolezza delle sue reali capacità! Giornata finita, saluti ad Ale e Claudia anche loro in valle e fatto finalmente la conoscenza di Keiji76, mi spiace non avessimo tempo per arrampicare un po’ insieme e magari farci un birra dopo ma sicuramente la prossima volta non mancherà.
Ieri invece decido di tornare in Valdinferno in compagnia di Fenrir, soprattutto per verificare le condizioni su e vedere il progetto abbandonato lo scorso anno ma senza contare troppo sulle mie di condizioni. Torno alla linea adocchiata e provata un po’ la stagione scorsa, riscaldo veloce con un sole bellissimo e caldo, l’aderenza non è il top ma tutto sommato buona; parto e rifaccio la parte alta senza troppi problemi come già l’avevo salita, mi rimetto quindi sul sit e fin da subito capisco che si fa ma… c’è sempre un ma, la linea come l’ho intuita richiederebbe delle eliminanti che non mi son mai piaciute e che in un posto come la Valdinferno ci stanno proprio male. Decido quindi di lasciare stare, progetto abbandonato purtroppo perché ora ho sinceramente voglia di trovare delle linee mie dato che è da Esischie che mi dedico solamente a ripeterne di già salite e ho voglia di pulirne di nuove da decifrare ma credo che la roccia non manchi e di mettere impegno in un’eliminante lo trovo abbastanza stupido… già che son li ripeto per l’ennesima volta la bellissima “Supersayan” e anche “Non senza grazia”, dopodiché guardo le mie dita e decido che forse una passeggiata col topo con quella giornata stratosferica sarebbe stata l’opzione migliore… in ogni caso un weekend ottimo, concluso con un bel messaggio di Ale che mi ha fatto davvero molto piacere: finalmente qualcuno ha ripetuto la mia linea “Merda” (o come si voglia chiamare) a S.Anna di Valdieri! Nonostante sia solo 7A son felice che qualcuno l’abbia apprezzata, in particolare quando uno come lui dice che gli è piaciuta non può che fare piacere anche a me: è alta, è bella ed è logica, la consiglio lasciando da parte ogni pregiudizio sul grado (qui un mini topò la linea è la 2, centrale).

La faccia del dolore...


Mimetismo a punta!


Primavera...

Credetemi, il mare si vedeva!
 
 

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