lunedì 21 dicembre 2015

INVERNO PRIMAVERILE

Continua la felicità e la danza delle polveri sottili, continua quest'inverno decisamente anomalo non tanto per la mancanza di neve, cosa già vista (e ho paura che prima o dopo la sconteremo), ma soprattutto per le temperature fuori norma che permettono di frequentare posti che normalmente sarebbero già fuori stagione da tempo.
Sabato in Valdinferno a riprovare a far un po' di resistenza; caldo ma aderenza non male, appena il sole è scomparso dietro l'Antoroto la situazione è migliorata non di poco. Nuove conoscenze, ragazzi giovani discepoli di Giova che tengono la Valdinferno viva arrampicatoriamente parlando, con nuove linee, nuovi blocchi e pulizia ovunque, bello vedere questo posto che amo finalmente "rigenerato". Ognuno sui suoi progetti, chi allo svacco giustamente chi sempre attaccato alla roccia fino al sangue (tra poco mi tocca una trasfusione...), bellissima giornata iniziata presto e finita come sempre al buio; piccoli passi in avanti sul mio antipassaggio e da parte di Filippo, una delle nuove conoscenze di cui sopra, ottimi progressi sul mitico progetto di Torielli straditoso e doloroso!
Ieri invece per me svacco puro mentre Elena si è tolta qualche soddisfazione ad Isengard, un posto che in questa stagione dovrebbe andare bene per lo skialp mentre noi ieri eravamo in maglietta... un po' di blocchi, tante parole ed ottima compagnia in un ambiente decisamente magico e tutto per noi fino al tramonto e quasi oltre. Condizioni della roccia assolute, condizioni mie disastrose, male ovunque e stanchezza distribuita degnamente in ogni singolo muscolo mentre le Elene ci hanno dato dentro allo sfinimento. E ora pochi giorni allo stop e al cambio totale di zona per un po' di tempo...   

venerdì 18 dicembre 2015

DEAD WINTER DEAD

Visto che da un po’ non ci dedicavo un post e visto anche che la musica per me è qualcosa di vitale, ecco qui qualche pensiero su uno degli album metal (e non solo, anche perché onestamente è davvero difficile da catalogare e anche questo è un suo punto di forza) migliori di sempre, Dead Winter Dead.
 
La band è una di quelle che non si sa bene per quale motivo, vuoi sfiga o semplice ignoranza media degli “ascoltatori”, è stata una delle più sottovalutate della storia metal così come i singoli componenti storici, in primis il defunto Criss Oliva, un chitarrista assoluto e completo purtroppo già non più presente su quest’album, e la sua mancanza in effetti si nota in alcuni punti anche se più che degnamente sostituito da Caffery. Anche questo, come altri album della band, è un concept, in questo caso incentrato sulla guerra in Bosnia e sulle vicende di 2 persone che si amano ma sono osteggiate dalla religione diversa e dal conflitto in corso (tema abbastanza attuale…); un metal più che mai sinfonico quello di quest’album, con melodie che si sviluppano in continuità e con un filo logico rigoroso, un incedere assoluto di potenza misto a periodi malinconici il tutto in 13 tracce che son decisamente poche, ogni volta che arrivo alla fine dell’album riinizio perché semplicemente non ne ho mai a sufficienza. Per me onestamente un capolavoro assoluto, difficile trovare qualcosa di paragonabile, una band che non ha mai sbagliato un colpo ma che purtroppo non è mai stata adeguatamente ricompensata (l’esatto contrario dei Metallica…) e che ha trovato come logica continuazione la “Trans Siberian Orchestra”, una vera e propria orchestra di diversi componenti che tra l’altro in questo periodo è decisamente consigliata visto che per la maggior parte ha riarrangiato canzoni di Natale. 
 
Difficile anzi per me impossibile consigliare un pezzo piuttosto che un altro, è un album da ascoltare con la giusta equalizzazione, con un bell’impianto e a volume non alto ma altissimo e al secondo ascolto già ti trovi a urlare ogni ritornello. Se proprio devo dirne una del lotto credo sia la stupenda “Not what you see”, scelta del tutto personale anche se ogni volta che metto il CD non riesco onestamente ad ascoltarne una piuttosto che un’altra, per me è da sentire tutto e basta. Immenso!
 
 

lunedì 14 dicembre 2015

FREDDO INFERNALE

Un altro week end di roccia è andato, questa volta con molto svacco e molta stanchezza nelle braccia complice la scheda di allenamento appena terminata. Un sabato all'insegna del riposo, avevo sinceramente bisogno di prendere del tempo per me con ritmi molto soft pur mangiandomi le mani vedendo la giornata stupenda che c'era. Ieri invece niente sole, anzi clima decisamente gelido tipico della Valdinferno, purtroppo di quel gelido inconcludente e umido che spesso si trova da queste parti, ma comunque non possiamo lamentarci assolutamente di come sia andata. Divertimento, la pace di questo posto sempre stupenda e ognuno a bestemmiare sui suoi progetti... progetti che per quanto mi riguarda riprendono per bene, grazie anche a Funsu che praticamente mi ha dato tutte le methode valide, questa volta son fiducioso e soprattutto ho una linea che mi fa sognare veramente, anche se forse avrei bisogno di fare un po' di resistenza per portarla a termine. Ma se il meteo non farà girare le palle nel breve periodo conto di farci un po' di giri per trovare le condizioni giuste per concatenarla e finalmente mettere in tasca un altro bel progetto della Valdinferno! E intanto sto pregando che l'anticiclone resista sull'Europa e che non m'inculi la settimana in Ticino programmata da tempo...
 


mercoledì 9 dicembre 2015

IN CULO AL METEO!

Chiaramente dopo 4 giorni di meteo merdoso, 4 giorni a casa dal lavoro, oggi di nuovo in ufficio e di nuovo sole a manetta… non dico niente, anche perché alla fine il meteo ce lo siamo cercati e abbiamo trovato davvero delle gran giornate, quindi fanculo alla sfiga!
Davvero un super weekend lungo che mi ha lasciato sui cerchioni come si dice, fibra a zero e pelle ancora meno ma soddisfazione a mille, non tanto per qualche passaggio fatto in particolare (anche se tra fatti e provati non posso assolutamente lamentarmi) ma per l’insieme delle giornate trascorse. Sabato visto il meteo incerto più o meno ovunque e tenuto conto del fatto che Immo era venuto da Cham per un saluto ne ho approfittato per un sboulderata relax sul moonboard, un paio d’ore in scioltezza tanto per sfondarsi già un po’ dopodiché ho passato la giornata in giro al cazzeggio e devo dire che ci stava alla grande, quando rivedo amici che purtroppo e per vari motivi non vedo spesso è sempre un piacere far passare il tempo in svacco totale e sabato è stata proprio una giornata piacevole! Domenica invece con Funsu ed Elena abbiamo deciso di andare a vedere il masso di Montecapretto, di cui Giova mi aveva passato il topò in settimana e arrivati sul posto abbiamo trovato proprio Giova insieme a Guido Cortese e un altro amico (di cui al momento purtroppo mi sfugge il nome)! Stupendo lavoro fatto per ripristinare questo masso storico del torinese, con passaggi superbi e sempre sulle dita, ambiente relax e soleggiato e compagnia al top, non si poteva proprio avere di più. Tanti passaggi fatti, tutti a 5 stelle davvero, non nel mio stile ma non posso lamentarmi perché ci sta tutta ogni tanto dover usare i piedi (anche se spesso volavano ovunque tranne che sulla roccia, ma l’importante è salire no?!), son strafelice per Elena che ormai c’ha preso gusto. Ha vinto il blocco psicologico (il masso non è proprio basso onestamente) ed ha portato a casa dei blocchi della madonna, su tutti sicuramente la bellissima “via dei masochisti” al primo giro, un 6C+ che richiede anche braccine decise, e la tecnicissima “via degli edonisti” solamente al terzo tentativo, un 7A+ intenso, tutti passaggi ditosi e alti e soprattutto non scontati; grande compagnia come dicevo, quando si arrampica bene, tranquillamente e dicendo due parole e qualche cazzata le giornate passano davvero piacevolmente.
Lunedì, sveglia e giornata ancor più merdosa, forse la più merdosa dell’intero fine settimana. Poco importa, ormai c’abbiamo fatto il callo, tanto avevamo già deciso che avremmo fatto una sgambata col topolupo, della pioggia o della neve non ci fregava una mazza. Scelta del bric Mindino azzeccatissima, meteo incerto ma comunque ha tenuto fino alla fine, sospesi tra neve incombente, vento e cielo grigio, ambiente davvero super e Fenrir distrutto, anche perché praticamente l’ha fatta 4 volte tutta tra avanti e indietro vari, appena ha toccato il sedile al ritorno è collassato ed è rimasto tale fino a sera… riposo-nonriposo anche per me, perché alla fine di star svacco a far niente non se ne parla!
E per finire in bellezza ieri a Novalesa. Anche stavolta incerti fino alla fine, prima il meteo, la pioggia della sera prima, poi una manifestazione notav proprio a Venaus con tutti i posti di bocco del caso, alla fine siamo riusciti comunque ad arrivare e ci siamo spaparanzati al sole godendoci proprio una bella giornata. Con Funsu un po’ di passaggi provati, nuovi cantieri da portare alla fine e tanto divertimento; il fisico purtroppo ha ceduto prima del tempo e la pelle ora è in uno stato disastroso, la scheda di allenamento spero dia i suoi frutti nel breve periodo perché ora come ora mi sta devastando e ho solo bisogno di recuperare come si deve. Comunque come al solito un gran bel posto e abbiamo inculato come si deve il meteo e la nebbia, abbiamo trovato massi e passaggi che ancora non conoscevamo e che sicuramente meritano altre visite perché di gran livello, ma soprattutto abbiamo trascorso col socio una giornata old school, come una volta, senza scazzi, col dente avvelenato ma nel modo giusto. E son davvero contento di aver rivisto Funsu azzannare i passaggi con il fisico ma soprattutto con la testa giusta, questa è la strada per tornare a divertirsi davvero!

foto sotto by Elena, Funsu e meiomedesimo...

Sequenza su la "via degli edonisti"








 
Funsu sul bellissimo "spigolo dei buffoni"

 
Guido su "lo sbuffo"
Io su la "via degli edonisti"


Io su "lo sbuffo"

 
Il Galero salendo al Mindino



 
Funsu contrasta la gravità a Novalesa


La gravità ha la meglio su di me a Novalesa!





 

giovedì 3 dicembre 2015

DETERMINAZIONE

Quello che mi piace di questo sport, forse dello sport in generale, è la costanza e la determinazione della gente che lo pratica. E se mi emoziono nel vedere la prestazione di un professionista mi piscio addosso quando sento quella di un amatore, per me almeno 1000 volte meglio! E facile esser sulla cresta quando il tuo unico dovere è quello che per la maggior parte dei tuoi coetanei rappresenta il piacere, se tutto va bene, del weekend. Chiamare lavoro la fatica di allenamenti e uscite su roccia quotidiani mentre per gli altri è un “piacere” ricavato di sera dopo giornate a rompersi il culo in ufficio o in fabbrica il tutto condito da vari scazzi è un’immane minchiata, mi spiace!
Ieri sera ho sentito il Nino. Ho prima visto della sua salita su “Quintessenza diretta” su instagram e poi ho sentito dalle sue parole come sia andata realmente, al limite del fantozziano, e mi vien voglia di fargli i complimenti ancora una volta per la salita, sicuramente pazzesca, ma ancora di più per la sua straordinaria forza di volontà ad ogni costo. Ritagliare tempo al lavoro, alle amicizie, al semplice fatto che magari alle 8 di sera hai voglia di far tutto tranne che sollevare ghisa, non scegliere la giornata guardando fuori della finestra al mattino ma a prescindere, perché quella hai e te la devi far andare bene, questa per me è vera prestazione, fatta di testardaggine e costanza. Come scegliere di avere una famiglia, far quadrare le cose, mandare avanti tutto e anche la propria passione tagliando anche solo mezze ore ai propri impegni, questa è vera prestazione per me. Ammirerò sempre di più questa gente, e fortunatamente la maggior parte di quelli che conosco sono così, perché vivono del proprio amore per lo sport, ognuno giustamente scegliendo di portarlo avanti nel modo che reputa più interessante, ma con costanza e determinazione.
E insieme al Nino che si fa, dopo aver piantato la macchina, più di 3 km di avvicinamento a piedi nella neve e poi si porta a casa un passaggio stellare, metto il socio Funsu, che nonostante tutto e tra impegni e famiglia porta avanti allenamento e uscite con sempre la stessa passione se non di più, metto Lore, anche lui con famiglia e che già al martedì pensa al weekend successivo e mi mette una ralla della madonna, metto il mitico Paulo, sempre con una grinta e una voglia di strizzar prese che ti farebbe venir voglia di allenarti a mille ogni giorno e metto tutti quelli che conosco e che mi fanno davvero piacere questo sport per quello che è realmente: cuore, forza, determinazione e spesso privazione, voluta e consapevole. Si parla di salite, di gradi, ci si prende male e ci si sprona, ma siamo noi che facciamo questo sport quello che è davvero, con impegno e passione. Non invidio, davvero, quelli che hanno a disposizione giornate intere per scegliere cosa fare e come farlo perché probabilmente non capiranno davvero mai cosa significhi impegnarsi ed andare fino in fondo, non è falsa ipocrisia la mia ma consapevolezza del valore dei nostri traguardi.
 

martedì 1 dicembre 2015

SENZA PROGETTI

Alla fine è tutta questione di testa. Per tutta la settimana aspetti, ti programmi, guardi il meteo e poi di colpo la motivazione va giù e a quel punto non puoi che assecondare la testa e andare nella direzione opposta a quella voluta. È un po’ quello che mi è capitato il weekend scorso…
Avevamo già deciso che avremmo suddiviso le 2 giornate disponibili tra i progetti da rimettere in piedi, per me ed Elena. Il sabato suo e la domenica mia, e così in effetti è stato se non che alla fine non abbiamo fatto nulla di quanto avevamo pianificato durante tutta la settimana. Il sabato al Bracco nuovo è andato via liscio per me, un po’ meno per Elena: progetto lasciato perdere, giustamente anche perché alla fine si riduce tutto a semplice divertimento e quando viene a mancare non ha neanche più senso sbatterci il muso, forse. Io invece ho fatto la solita sfilza di passaggi triti e ritriti, di cui onestamente ora ho anche la nausea, tanto per far muover le dita ma restare riposati per il giorno dopo, e quindi via con quelle 3-4 volte su “Aulin”, un paio di volte su “Manitù”, “Occhio alla penna” tanto per, “Taichi” che non si sa mai che perda il vizio… che palle! Basta Bracco, Elena ha giustamente deciso di mollare il colpo per un po’ e io ne ho le palle piene, quindi veloce sgambata col topolupo alla Balma Boves, stupenda, e poi a casa a fare il tifoso di calcio. Alle 20 in punto, stile Fantozzi con frittatona e famigliare di Moretti davanti alla partita Italia-Inghilterra, mi connetto in streaming per vedere l’ennesima edizione de “la Sportiva Legends Only”, quest’anno in versione totalmente femminile. M’interessa particolarmente perché trovo onestamente più bello veder arrampicare una donna e poi i nomi son davvero di livello, anche se alla fine l’outsider di turno è stata quella che ha letteralmente spazzato tutte. Vero è che le altre mi son sembrate davvero sottotono, in particolare la Stohr, quasi fossero lì più per far festa e per far presenza all’evento, ma la Garnbret ha fatto una prestazione di livello assoluto, ci sarà sicuramente da divertirsi il prossimo anno…
E intanto già per il giorno dopo inizio a non esser più tanto convinto, sono stanco soprattutto di testa e inconsciamente sento che ho bisogno solamente di staccare un po’. Di evitare per un giorno di ravanare nei boschi, di schiattare di freddo, d’impegnarmi soprattutto. Quindi se la sera poi fai festa il giorno dopo è inutile star a far chilometri, ho mollato il colpo e mi son goduto una piacevole giornata di sano, puro e semplice svacco senza pensieri. Piacevole passeggiata con Fenrir ed Elena a godersi il sole del mattino, giretto al centro commerciale in stile bauscia (ma quando lo fai una volta l’anno stranamente diventa anche divertente!) e serata sul mio muretto per un paio d’ore di passaggi senza troppi pensieri ma dandoci come un matto, una figata pura (questa volta ho alzato l’asticella, decidendo di tracciare un bell’8A stimolante. To be continued…). Non voglio esser costretto nel mio tempo libero, voglio gestirmelo come più va a me perché butto già troppo del MIO tempo nel cesso senza rendermene conto, o meglio forse me ne rendo pure conto ma non faccio niente per modificare st’andazzo ed sta diventando decisamente pesante da sopportare...