giovedì 24 marzo 2016

RESTART THE GAME

Finito l’inverno, l’allenamento spesso e le serate infinite di ghisa si ricomincia. Svitate tutte le prese, pulite per bene, ripulita a fondo tutta la stanza delle torture (che ne aveva decisamente bisogno!), rimontato il nuovo setup e scaricata la fighissima nuova app del moonboard su tablet e smartphone (il nerd che c’è in me sta godendo come un riccio in calore) ieri sera finalmente stile “pervertito in sexy shop” mi son goduto qualche blocchetto nuovo. Non moltI onestamente, le dita son ancora aperte e scalare sul moonboard nastrato, soprattutto sulle prese gialle, non è il massimo ma soprattutto non volevo sfondarmi più di tanto dato che domani si parte per Chironico (siiiiiiiiiiiii!), ma la curiosità era troppa per non provare qualcosa.
 
Qui qualche impressione a caldo. Intanto il setup mi sembra più equilibrato dell’ultimo che avevo (misto dei 3 set) e mi piace parecchio l’idea di uniformare una volta per tutte, in effetti l’idea del moonboard è proprio quella di dare uno strumento di allenamento uguale a tutti (pannelli più corti o meno inclinati a parte) e quindi questo setup era una conseguenza logica di questo ragionamento. Bellissima poi l’idea della app e la gestione dei blocchi, credo che avendo a disposizione la serie dei led sia davvero una goduria infinita (ma parecchio cara) che unita al logbook da un’idea immediata di quello che si è già fatto; in effetti già prima mi stampavo tutti i blocchi da tenere in un faldone con quelle che erano le mie impressioni a caldo, giusto per poi ricordarsi in un secondo momento quelli che erano i blocchi più meritevoli e come li avevo trovati e magari riproporli quando si scala in compagnia. Non è un discorso di gradi o meno, non m’interessa minimamente tant’è che nello stesso logbook ho deciso di assegnare solo un giudizio sulla bellezza tramite le stelle e inserire un commento a mio uso e consumo (soft/medium/hard), il resto non m’interessa, anzi già il fatto di dover inserire di default il numero di tentativi (sai quanto mi frega) mi urta un po’.
Passiamo alle note dolenti. I blocchi fatti li ho trovati decisamente più facili dello standard moonboard, dove spesso trovi lungo anche sui 6A; forse son solo capitato su quelli “sbagliati” io ma non vorrei che l’asticella si abbassasse ad uso e consumo di quelli che voglion solo tritare gradi per il proprio piccolo ego perché allora tornerei ben velocemente ai vecchi setup (a me invece piace trovare lungo!). Inoltre ho notato che su alcuni blocchi le indicazioni delle prese da utilizzare erano sbagliate, poco male basta dare un’occhiata alle prese intorno a quelle segnalate per carità, ma occhio perché basta poco per far diventare un 6 qualcosa di mostruosamente duro (provato sulla mia pelle ieri). Infine, e questo credo sia dovuto soprattutto alla “novità” della app, non c’è la possibilità di riconoscere quali blocchi siano già stati fatti o meno se non si va a cercare nel proprio logbook, ma da buon rompicoglioni quale sono ho già scritto una mail alla moon a tal proposito! Per il resto, dopo quasi 2 anni dal primo travetto piazzato per creare questa meraviglia, ancora non mi son stufato un solo minuto di starci attaccato, credo sia la cosa più bella, goduriosa, rilassante, incazzosa del mio piccolo mondo d’arrampicata!
E per chiudere… CHIRONICO ARRIVIAMOOOOOOOOOOOOOOOOOO!  

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