venerdì 6 maggio 2016

AILEFROIDE

Alla fine ho deciso di partire comunque, anche perché mi capita raramente di avere a disposizione un'intera giornata in settimana e "sprecarla" (in senso buono) per restare nei posti dove vado sempre mi sarebbe dispiaciuto. Certo in giornata non è così corta, anche se tutto sommato l'allenamento degli anni scorsi a fare avanti e indietro da Milano in serata mi aiuta non poco tuttora, ma non è neanche chissà quale viaggione e poi onestamente meglio che stare in ufficio. Quindi ho preparato l'indispensabile e l'inutile, qualche libro, buona musica, un paio di pad enormi e soprattutto il mio mitico topolupo e dopo una sveglia notturna son/siamo partiti alla volta di Ailefroide, con 2 blocchi in particolare in testa: sapevo che sicuramente non li avrei stampati, non son negativo ma realista, ma volevo metterci mano da troppo tempo e soprattutto la gran parte di quelli più abbordabili li avevo già fatti, quindi perché non provarci? Poi tanto questo è l'anno del "provo tutto ma non salgo un cazzo" quindi tanto valeva restare in tema...
Il meteo arrivato dopo Torino ha iniziato a preoccuparmi non poco onestamente, nero e inquietante, quindi l'idea intanto di prendere neve al Monginevro iniziava a farsi avanti ma soprattutto quella di prenderlo nel culo poi ad Ailefroide era davvero forte, ma tanto valeva provarci visto che ero li. Fortuna o meno comunque da Cesana in poi non ho più visto una nuvola tutto il giorno e l'arrivo a Vallouise è stato spettacolare! Veloce colazione, un paio di foto col topo, una tastata alla neve alla steppe ed ero pronto a devastarmi. Riscaldo rapido al settore Manu01 e poi alla Plaque, per un po' di classici sempre belli, poi giù a testa bassa sui miei progetti: le peché, un 8a+ bello intenso sulle dita, e le godiveaux, un altro bel ex 8aoraanchedipiù, tanto per cambiare bello intenso sulle dita. Sul primo la methode non è stata tanto difficile da capire, bisogna averne, tanta, e strizzarle più del dovuto; in piedi son 3 movimenti duri, da quanto mi han detto sul 7C, per poi uscire su una placca alta, tanto alta e lichenosa, ma abbastanza facile dove comunque cadere è fuori discussione perché oltre i pad se non hai spotter hai solo un paio di massi a prenderti in braccio. La sit a un paio di movimenti tutto sommato fattibili fa seguire una bella fisicata dove magari un po' di scioltezza in più non farebbe male... Da tornarci per concatenare da seduto, una linea majeure come dicono qui, coi controcazzi come si dice da noi: essenziale e straordinaria. Non contento giro l'angolo e mi trovo su le godiveaux, riliberata dopo la rottura di una presa piuttosto importante di poco tempo. Qui il gioco non cambia molto: dita, un bel bicipite sinistro e cervello spento all'uscita! Provo subito la methode che mi aveva spiegato (di cui peraltro c'è anche un bel video online) Ale: sotto nessun problema, abbastanza facile, ma l'incrocio è abominevole! Dopo qualche centinaio di tentativi riesco a fissare sta maledetta tacca, per me più simile ad un piedino, ma non riesco a rilanciare al piattone: son comunque felicissimo, mai più l'avrei detto! Dalla piatta ad uscire trovo una methode un po' meno dispendiosa per me ma anche qui per concatenare il tutto mi ci vorrà ancora qualche viaggetto, meno male che almeno entrambi i blocchi son sempre in ombra. Con le dita devastate decidiamo col mio topo (straordinario, mi ha fatto una compagnia incredibile tutto il giorno! devo però fargli fare un corso di fotografia altrimenti mi tocca postare solo foto di roccia senza di me...) di fare ancora un salto al settore philemon, nel fresco del bosco, per sghisare un po' e rilassarci prima di ripartire per altre 3 orette di macchina. Alla fine comunque son contento di essere andato su, a parte che trovo sempre più stimolante muovermi dai soliti posti e passaggi, ma tornare ad Ailefroide in questa stagione o in pieno autunno per me è superlativo. E ora qualche foto da acquolina in bocca!
 
Appena arrivati e già stravolti...

La pace, almeno al mattino

Ambiente alla steppe


Tu arrampica tranquillo io ti guardo le spalle!

Parte bassa di "le peché"

Linea completa


Straordinaria!
 
Topo si avvicina a "le godiveaux". io ho fatto la stessa faccia...
  
Non male direi per riposare tra un tenta e l'altro

La linea completa, anche qui da lacrimuccia tanto è bella
 
 

Nessun commento:

Posta un commento