giovedì 29 settembre 2016

PARADISO

Giornate come quella di ieri son rare tanto son perfette. Non approfittarne, se si ha la possibilità chiaramente, è un delitto ma soprattutto per quel che mi riguarda non ci sarà mai una giornata in ufficio a cui un giorno penserò con la lacrimuccia, mentre per un pomeriggio così direi che potrebbe capitare…
Kit al completo: giornata di una bellezza mondiale, Elena con me, valle Gesso che mi fa impazzire in tutto e per tutto, roccia magnifica e un passaggio in testa che più bello non si può. Non manca niente, ecco forse se non mi fossi fatto male al dito sarebbe stato ancora meglio, però… comunque su è spaziale, la pioggia del giorno prima ha rinfrescato e l’aderenza non è male, non quella che trovi alcuni giorni di novembre ma l’autunno si fa sentire. E anche vedere, perché i colori iniziano a diventare magici anche se la luce sembra essere ancora quella estiva, ed è davvero incredibile quanto sia bello oltre ogni logica, resterei qui dei giorni interi senza annoiarmi, anzi forse ci verrei pure a vivere in pianta stabile se non fosse che son legato dal lavoro, dagli impegni, da tutti gli scazzi quotidiani ad un altro posto. Come sempre, la razionalità alla fine è quello che c’incula e non quello che ci salva ma quando lo capiremo sarà troppo tardi…
In ogni caso mi ci metto subito dopo un riscaldamento come al solito qui un po’ dubbioso, mi manca solamente quel dannato, bastardo, lungo singolo che non mi entra, ci provo e ci riprovo ma niente; Elena praticamente è qui solo per aiutarmi e fa davvero l’impossibile tra parate e scarichi, super! Alla fine trovo almeno altre 2 methodes diverse, una non credo porti a nulla mentre son fiducioso per l’altra che sembra essere la mia, ma le batterie dopo quasi 3 ore li attaccato si esauriscono in fretta e anche stavolta tocca tornare, niente di fatto. E duro, non è tanto il mio passaggio (volendo trovare scuse) ma onestamente non mi stanco mai di batterci la testa perché di linee così ne trovi davvero poche, al di là del grado. Finito lì decido di andare a dare un’occhiata ad un altro masso su cui Ale e Andre hanno messo mano, non voglio arrampicarci, inutile aprire altri cantieri, ma giusto dare uno sguardo. Cazzo ragazzi, non vi ringrazierò mai abbastanza, lo Spettro è un altro di quei blocchi che è restato sotto gli occhi di tutti per anni ma alla fine non basta saper arrampicare: bisogna aver voglia di sbattersi, bisogna aver occhio per le linee e bisogna investirci tempo. E son qualità che pochi hanno, perché tirare due prese è un’altra cosa. E per il lavoro che avete fatto e che state ancora facendo non vi ringrazierò mai abbastanza, perché alla fine se uno ha voglia di cercare e di fare la valle Gesso potenzialmente non ha nulla da invidiare a posti ben più conosciuti che trovi in giro e questo per quasi 12 mesi l’anno. Onestamente se penso a quanto mi piacciono ste linee che ho visto ma a quanto tempo dovrò spenderci sopra per provare a farle, per il momento io ne ho abbastanza per qualche annetto ragazzi...
 

Nessun commento:

Posta un commento