mercoledì 26 ottobre 2016

PROBLEMI ESISTENZIALI

E mentre sto meditando di cambiare setup sul moonboard, per me un evento epocale che succede una o due volte l’anno seguito da festeggiamenti prima e bestemmie poi, arriva il primo 9A blocco. O meglio la prima proposta di un 9A, anche se stavolta mi sembra piuttosto veritiera. Intanto per la fonte: Hukkataival non sembra essere uno che in passato ha avuto troppi problemi a ripetere dei top boulder e soprattutto in poco tempo, su tutti Gioia, dove senza troppi squilli di trombe e stazionamenti eterni sotto il blocco, è riuscito non dico con facilità ma quasi dove altri big hanno miseramente fallito. E tra l’altro io l’ho visto arrampicare a Varazze e passeggiare Raptor come fosse un 6A… OK, da li a dire che il 9A ci sta ce ne passa e oltretutto son tutte seghe mentali da tastiera, però alla fine il bello della tifoseria è anche questo. La cosa che mi sembra davvero strana, a parte alcuni forum di montagna dove invece parlare di politica sembra un must, è che la notizia tutto sommato è passata in sordina. Cazzo, 9A blocco! Dopo qualcosa come 15-16 anni, non ho voglia di cercare la data esatta, dalla proposta del primo 8C siamo riusciti a fare uno step di un grado ed arrivare alla magica cifra e… il nulla. Personalmente la cosa mi ha fatto eccitare come Sasha Grey perché non stiamo parlando di un blocco di 20 movimenti ma di un BLOCCO, con pochi movimenti su righe disegnate su un pannello strapiombante. L’Action Directe del boulder cazzo, quanto era stato ai tempi con Dreamtime e forse ancor meglio!
Comunque la prima cosa che mi è venuta in mente è stata chiedermi chi sarà il primo a ripetere il blocco in questione. O quantomeno tentare. E secondo me non sarà un boulderista nel senso stretto del termine ma un mezzo falesista, ovvero Megos. Non dico Webb, che personalmente al momento ritengo essere il top al mondo, non Robinson, a cui tra l’altro quei movimenti potrebbero benissimo esser congeniali, ma proprio il crucco dalle dita d’acciaio e proprio per il fatto che oltre ad avere gli arti superiori in titanio ha pure l’esplosività e la voglia di spaccare il culo giusta. Stiamo parlando di uno che Action la fa ormai per scaldarsi, che ha stampato Realization (e non Biographie, in culo ai francesi) in 3 giri (…), che ha fatto Lucid Dreaming a Bishop, uno dei boulder per me più impressionanti che ci siano in circolazione! Boh, io ce lo vedo sinceramente.
E intanto, meditando su questo e l’aumento di CO2 nell’atmosfera e non sapendo di quale delle due cose mi freghi meno ritorno alla triste realtà: quale setup montare sul moonboard!
 

lunedì 24 ottobre 2016

CHAMPO

Abbandonata (a malincuore) l'idea iniziale di andare ad Annot con Gian e cumpa a tirare un po' di schiaffi a quei meravigliosi piattoni si decide col socio di andare comunque fuori zona, per cambiare aria e passaggi. Champorcher, alla fine la scelta è quella: non ci siamo mai stati, sembra interessante, non troppo lontano e soprattutto un posto da mezza stagione. Delle quattro una è sbagliata...
Partenza presto, per sfruttare meglio il fresco del mattino (esticazzi), sosta in autogrill per un caffè da mezzo litro che mi terrà su di giri tutto il giorno (usassi lo zucchero avrei potuto avere dubbi sulla provenienza dello stesso, minchia se era strong!) e poi arriviamo su. Gelo. La prima cosa che mi viene in mente scendendo dalla macchina è questa. Freddo porco, ghiaccio ovunque, magari è la mezza stagione sbagliata... Facciamo un giro per vedere un po' di blocchi, ma soprattutto per scaldarci, il sole è dietro una nuvola ma poco dopo scenderà dietro la montagna, indecisi se restare o scendere al Cubo alla fine infiliamo le scarpette. Un po' si passaggi per scaldare le dita, la merda è che il freddo è fottutamente umido quindi l'aderenza è una merda totale. Lo scazzo inizia a salire prepotentemente. Scendiamo da Pompa, il passaggio simbolo dell'area: sono in estasi totale, una prua stupenda che da sul prato, forse il blocco perfetto! Ultimamente, e neanche tanto, non ho più fatto un blocco che mi renda felice di scalare come questo, è perfetto sotto ogni punto di vista, dalle prese non dolorose e non taccose (cazzo finalmente!) ai movimenti che son di una bellezza da lacrimuccia, non mi stanco di farlo e rifarlo tanto è bello. Peccato che l'uscita sia impraticabile, magari avessi avuto le picche... comunque fantastico, alla fine ha un singolo un pelo più duro ma il resto è scalabile, onestamente avrebbe potuto essere un blocco da flash, ma va bene così. Facciamo ancora un giro da Paperella, per accorgerci che fa tutto sempre più cagare dall'umidità, quindi scegliamo di scendere al Cubo a malincuore davvero. Li io non scalo, il socio prova ancora ma ormai abbiamo il fisico a pezzi dall'umidità presa lungo il giorno, incredibile. Ci metterò tutta la sera a casa a tornare relativamente caldo... e ieri ne ho ancora risentito, il nulla più totale e i muscoli impastati. Comunque un posto dove sicuramente tornerò ben più che una volta, fantastico è dire poco!
E ora prego per il meteo del prossimo weekend che Chironico ci aspetta!
 


martedì 18 ottobre 2016

SEARCHING

Noooo, giornata grigia, lunedì, weekend inutile… non posso stare in ufficio, devo in qualche modo cercare di evadere e rilassarmi. Do una veloce occhiata al meteo, di arrampicare in qualche posto decente o che quantomeno mi faccia salire la ralla non se ne parla. Allora mi butto su google earth, il sistema degli anni 2000 per cercare nuovi massi e partire in esplorazione! Sondo un po’ l’alta val Ellero ma non trovo niente che non abbia già visto… passo allora alla val Maudagna, a parte un’area adocchiata anni fa che mi riservo di andare a verificare nuovamente trovo un posto inculatissimo che potrebbe essere interessante, sopra Rastello meadows e sotto il pian della Turra, spostato in direzione di cima Durand. Basta, deciso, mi carico il topo e gli scarponi e parto sperando di non beccare troppa neve e soprattutto di non prendere pioggia. Mi sbaglio in entrambi i casi…
Arrivato ad Artesina mi accoglie il solito paesaggio triste e anni 60 che ha rovinato completamente un posto che invece avrebbe potuto essere decente. Meraviglia delle stazioni sciistiche… in più in giro non c’è anima viva il che mi catapulta in una situazione piuttosto surreale. Topo invece se ne batte, salta da una parte all’altra in attesa che mi pianti gli scarponi, non ce la fa più ad aspettare. Salgo abbastanza veloce in direzione della Turra lato Rastello ma poi abbandono il sentiero in direzione di un bosco fitto (minkia, molto fitto) e bellissimo, finalmente son tornato in montagna lasciandomi alle spalle le schifezze e i palazzoni di Artesina e Prato; intanto la neve aumenta, son lato nord quindi non ha mollato un cazzo il fine settimana e sprofondo fino al ginocchio, chiaramente senza ghette. Errore 1. Astuto. Il topo invece sale, scende, non sta fermo un attimo, beato lui… io inizio a trovare dei punti di riferimento e vedo in lontananza dei massi che sembrano essere interessanti. E intanto inizia a piovere. Errore 2. Ma sto da Dio! Comunque più mi avvicino ai massi e più capisco che son delle schifezze inutili. Errore 3, google earth serve solo a vedere casa tua dall’alto e la tua macchina in cortile, stop. Decido in ogni caso di proseguire, almeno una sgambata decente voglio farla, quindi salgo, giro, scendo, ma non trovo niente di interessante, sto facendo però un piacevolissimo pediluvio con annessa doccia, praticamente sono in SPA! Manca lo scrub e sono a posto…
Mi riparo un attimo alla capanna degli impianti e il panorama in pianura è fantastico, tra cielo e terra, tutto in sospensione, la Bisalta che spunta dalle nuvole, fa anche caldo, onestamente non avrei proprio per il cazzo di tornare a casa subito. Ma il topo fermo non ci sta quindi c’incamminiamo verso valle, la scusa dell’esplorazione però è servita a rilassarmi davvero tanto. Colonna sonora di dovere, qui sotto!
 

venerdì 14 ottobre 2016

And don't criticize what you can't understand...

C'è poco da commentare, meritato è il minimo per quello che ha detto, rappresentato e che sta scomparendo velocemente. Era necessario, prima di dimenticare completamente quello che è stato un periodo fondamentale della storia del '900 che ormai abbiamo calpestato, con tutti i valori che cercava di far rinascere. Immenso!
 

giovedì 13 ottobre 2016

FORSE NON SAPEVI CHE...

Ovvero la rubrica dell'inutilità suprema, qualche chicca che mi ha preso bene più o meno ultimamente.
Allora, iniziamo dall'ultima ora: Ondra sta andando (per la prima volta) in Yosemite. No, non me l'ha detto al telefono, l'ho letto sul sito della Black Diamond, una bella intervista e tanti bei progetti che son sicuro non avrà grossi problemi a portare a termine. Intanto il Nose per scaldarsi... poi il tentativo OS sulla Salathé, via mitica già tentata nello stile parecchi anni fa dal giapu volante. E poi il tentativo di smerdare gli ammerigani definitivamente, ovvero la Dawn Wall, con quella che potrebbe esserne la prima ripetizione. Delle 3 onestamente, visto che lui stesso dice di non avere esperienza in fessura (roccia, che credevate!), direi che la mia scommessa della smerdata suprema punta alla DW. Sul Nose non saprei, il tiro del Great Roof, con l'altezza che si ritrova, potrebbe dargli problemi.. sulla Salathé, tenuto conto che ha diversi tiri da arrampicare con la tecnica incriminataaa, non lo vedo molto bene, ovvero magari OS non la fa ma ci mette un giro in più... invece sulla Dawn Wall sento proprio odore di figura di merda da parte di chi ci ha messo anni a liberarla! Anche se mi avrebbe fatto godere la cordata Ondra+Megos, dream team! Da seguire, come Beautiful se non di più.
Invece Charles Albert, il francese che risparmia sulle scarpette, ha fatto uscire un video in cui disarrampica da "Gecko" sempre a piedi nudi. Trovare un blocco nuovo da provare invece che rifare sempre lo stesso?...
Cose più serie: Koyamada ha deciso di far le vacanze in Frankenjura e lasciando da parte un attimo il pad dimostra che non sale solo ghiaia, stampando uno dopo l'altro un fottio di 9a. Lui dice che lo stile gli piace e gli si addice, meno male dico io...
Tornando un attimo più indietro invece Isabelle Faus, oltre a lamentarsi di non avere abbastanza visibilità (vedi rivista Climbing) stampa anche roba dura, salendo "The Whell of Chaos". L'intervista l'ho letta, dico che è meglio se arrampica onestamente.
Per finire segnalo un paio di video davvero ben fatti e interessanti: il primo, bellissimo, di Carnati su "Le cadre nouvelle" a Ceuse, by Zanone, lo trovate qui se l'avete mancato, semplicemente fantastico in tutto e per tutto! Il secondo invece è relativo alla prima ripetizione di WoGu da Parte di Edu Marin e lo trovate qui, e in questo caso la differenza non la fa solo la via o le inquadrature, ma il fatto che la coppia sia padre-figlio. Che dire: mitici!
Non so se ci sarà una seconda puntata, ma piove quindi oltre al moonboard dovrò ben trovare qualcosa da fare!


lunedì 10 ottobre 2016

BOOM

Finalmente un sabato da rimpiangere il lunedì. No, non sono uscito di testa del tutto, semplicemente è piacevole dopo un weekend come lo scorso riiniziare la settimana perché quantomeno hai qualcosa di positivo a cui far riferimento, sperando che il prossimo sia quantomeno simile. Si sono uscito di testa…
In ogni caso sabato scorso è stata una giornata da incorniciare, non tanto per me ma alla fine se sei con bella gente e vedi dei bei progressi puoi essere felice anche di questo, in attesa che la ruota giri per il verso giusto anche per me. Si è tornati in valle Gesso, sempre più il top, subito al pian della casa con Funsu ed Elena per torchiare il loro progetto, King Kong; condizioni eccezionali al mattino, si stava incollati su qualsiasi cosa tanto che durante il riscaldamento su un passaggio fatto centinaia di volte mi son ritrovato a tenere una merda che non avevo mai considerato prima stupendomi della colla. Elena non è partita benissimo, nottata di merda seguita dalla spiacevole sorpresa di aver preso 3 paia di scarpette ma con un solo sinistro e tutti destri… capita, ma almeno ha fatto la coppia non come me che una volta in falesia mi son ritrovato con 2 sinistri… comunque si attaccano entrambi con la giusta ralla, Funsu dopo un volo astronomico e un altro giro andato male, sicuramente a causa della testa, è riuscito finalmente a stampare il suo progetto, sicuramente uno dei passaggi più belli e simbolici della provincia, un must. Diciamo che King Kong è l’esame del boulderista cuneese. Elena invece non lo porta a casa ma ha aggiunto un piccolo tassello importantissimo, superando il passo più duro del blocco e restando piantata soprattutto di testa nel proseguire; la capisco, sicuramente per lei è un passaggio al limite e oltre e quando sei in queste condizioni spingere di più diventa difficile, perché comunque non è basso e non è facile, anche se porca troia il duro l’aveva fatto… comunque complimenti ad entrambi, gran pompa!
E poi si scende, dal mostro naturalmente, in compagnia anche di Fabri che è venuto apposta per smanacciarlo; io come al solito lo passeggio tutto tranne quel maledetto singolo di merda che ormai mi è entrato nella testa come un tarlo, la volta che capiterò passarlo credo che mi dovranno tirare giù a bastonate! In ogni caso le condizioni subito fanno cagare poi migliorano leggermente e la temperatura si abbassa… parecchio… alla frutta decidiamo di lasciare, ancora una volta, e nel mentre ci raggiungono per un saluto anche Andre e Ale che erano dalla sbarra anche loro a “progettare”, con la corda. Per Andre è andata a buon fine, stampato la linea di 8a che stava tentando, quindi complimenti anche a lui! Cazzo tra tutti una birra ci scappa? Stavolta è toccata a Funsu, io son contento perché non ho stampato niente ma mi hanno pagato da bere quindi ho vinto, in ogni caso!
Ieri la voglia di salire c’era ma il fisico non ha risposto tanto bene alla botta di freddo del giorno prima. Mi alzo, tentenno, guardo il cielo, ricevo i messaggi di Andre e Ale, son tentato cazzo… ma rinuncio. Son demolito sinceramente, poi penso che avrei pure da fare un paio di cose a casa, patetica scusa perché ho sempre messo in secondo piano queste minchiate, ma stavolta mi salva psicologicamente. Rinuncio e mi attacco al moonboard, recupero attivo… però cazzo che bel sabato!

venerdì 7 ottobre 2016

PENITENZIAGITE

Dura la vita di coppia, ancor più dura se la tua passione non coincide con quella dell’altra metà del cielo. E spesso se le passioni coincidono la cosa non è molto più semplice. Quindi come fare?
La risposta non ce l’ho onestamente, so come abbiamo fatto io ed Elena e so che, almeno ora come ora, le cose filano via che è un piacere ma non è sempre stato così… vie lunghe, falesia, blocchi, il peggio era coi monotiri perché trovare una falesia con la giusta esposizione, coi tiri che volevo provare io e con quelli che invece voleva fare lei, tenendo sempre conto del meteo e del fatto che bene o male più che il weekend non si ha a disposizione era un’apocalisse, che spesso e volentieri finiva in guerra (non troppo) civile e alla fine non si faceva mai niente di concreto… sulle vie lunghe invece troppi problemi non si ponevano perché tanto in là non ci siamo mai spinti, quindi era più uno svago domenicale, come fare escursionismo, e la cosa andava bene ad entrambi. La giusta quadra l’abbiamo trovata (manco a dirlo) coi blocchi, oppure semplicemente Elena ha avuto compassione di me con seguente sopportazione…
 
Ho sempre guardato alle coppie più o meno famose però come una valido esempio di integrazione l’uno dell’altro e anche nel nostro caso è così, riusciamo a colmare le nostre lacune abbastanza bene. Ma guardare i cosiddetti BIG è facile, un po’ perché in video non viene mai fuori la realtà dei fatti, litigate, scazzi, ecc… un po’ perché le prerogative son, ahimè, diverse da quelle di un qualsiasi umanoide. Comunque di coppie rampicanti è pieno il mondo, alcune più famose altre meno, alcune in cui ognuno dei due viaggia su difficoltà più o mene simili altre dove la differenza è enorme e quindi si crea per forza di cose una situazione strana (e brutta) altre dove invece solo uno arrampica e l’altro è ridotto ad essere accessorio da parete. Uscendo dalla realtà italiana una coppia che da un po’ di tempo a questa parte fa uscire delle cose davvero carine oltre a spaccare il culo a 360° è la Ciavaldini-Pearson che personalmente trovo grandiosi, un esempio bellissimo di come formare un intero perfetto con 2 metà apparentemente diverse. Lei sempre stata garista e falesista di livello, lui cresciuto nell’ambiente grit e oltretutto, cosa ancora più importante, lei francese e lui inglese. Gatto e topo. Ma la cosa che di loro mi piace di più è sicuramente il non prendersi sul serio con la consapevolezza di fare qualcosa che ti piace ma soprattutto di essere dei “privilegiati” rispetto alla massa, e questo spesso non è ben chiaro a tanti…
Il video qui sotto è semplicemente fantastico secondo me. Come esemplificare un concetto come il no-edge e renderlo interessante attraverso un video simpatico e non il solito pippone tecnico che tanto annoia dopo 10 secondi. E loro sono i testimonial perfetti!
Oppure quest’altro video di Pearson su una via mitica come le Bronx, sulla quale peraltro c’era stato poco tempo fa uno scontro cartaceo proprio tra la Ciavaldini e Tribout. Niente di meglio per smorzare i toni (e prendere sottilmente per il culo…) che fare un video esilarante come questo, dove da una parte si sfotte lo sciovinismo francese e dall’altra si dimostra l’inutilità dell’assolutizzazione storica di… un pezzo di roccia!
E oggi ho trovato il primo video del loro vlog ed è stupendo! perché quando in giro sento che la vita di coppiarampicante è tutta rosa e fiori… mi vien voglia di sfanculare!
  

lunedì 3 ottobre 2016

OK NON M'INCAZZO

Perché comunque dopo un weekend di meteo merdoso ritrovarsi al lunedì con un cielo del genere poco poco uno s'incazza... ma ci son già troppe cose che mi fanno girare i coglioni per vivere male anche il cielo azzurro, quindi tiriamo avanti!
Fine settimana nella norma, nella nostra norma, quindi boulder ad ogni costo e comunque, nonostante l'idraulico il sabato (grazie Elena che è restata a casa lasciandomi il tempo di fare una toccata e fuga in valle... non per l'idraulico, spero) e nonostante le previsioni ottime per la domenica che invece si son rivelate farlocche.
Al solito gran compagnia scelta perché sempre e comunque piuttosto che andare a far blocchi in cattiva compagnia me ne vado da solo... quindi il sabato pomeriggio con Gian e una nuova conoscenza (per me) sotto il mostro e sotto una cascata d'acqua; nonostante tutto ci abbiamo dato il giusto e l'acqua non ci ha fermato, sempre avanti e sempre incazzati! Ieri invece siamo saliti da King Kong a tifare per Elena e Funsu che ci hanno dato davvero alla grande, non hanno portato a casa il passaggio ma ci hanno buttato dei bei tentativi e ad onor del vero le condizioni facevano davvero cagare... Fatto li siamo scesi tutti dal mostro, io e Gian che abbiamo provato e riprovato facendo comunque dei bei passi avanti. Ormai ci manca davvero solamente più il singolo, sotto lo passeggiamo a memoria e in alto, aiutati da un po' di pad, siamo riusciti a farlo senza troppi problemi ma quel maledetto allungo ci fa andare fuori di testa. E anche li onestamente le condizioni erano pietose, forse è ancora troppo presto... mettere mano però ad un blocco del genere è un piacere a prescindere che ci si riesca o meno, anche se prima o poi chiaramente non mi farebbe schifo stamparlo... giusto un po' di napalm basterebbe per sfrondare un po' di alberi e ridare luce e aria al posto guadagnandone in aderenza!