giovedì 30 marzo 2017

DURI A MORIRE

Un po’ il dente avvelenato con sto passaggio ce l’avevo. Quando cadi all’ultimo movimento diverse volte non potrebbe esser diversamente… poi la linea, se devo esser sincero di traversi belli così ne ho fatti pochi, una linea scalabile, che non ti distrugge la pelle ma che ti sfonda muscolarmente, con una bella sorpresa finale, non amo i traversi ma questo ce l’avevo in mente. Ieri con il caldo che faceva da ste parti l’idea di salire al Lupo mi sembrava una mezza cazzata, ma dato che non ero più tornato e sicuramente le condizioni non sarebbero migliorate alla fine mi son detto “proviamoci, mal che vada butto mezza giornata”. E invece… condizioni assolute, non troppo caldo, vento da nord e colla buona! Quindi alla fine scelta azzeccata, un giro a ricordare i movimenti, un giro per incazzarmi e cadere alla fine e un giro buono, contento parecchio perché quando scalo una bella linea, o quantomeno una linea che mi piace, son contento, indipendentemente dal grado che possa avere. E questa è onestamente una linea a 5 stelle. Ora può fare il caldo che vuole, tutte le processionarie dei Ciciu ritrovarsi e andare a fare in culo insieme alle zecche, non mi interessa più. Non ho mai amato i Ciciu, e non credo me li farò mai piacere, ma questo masso mi ha regalato qualche giorno davvero figo e tanto mi basta, ora in quota! basta traversi, fino al prossimo autunno almeno, ora si torna ai vecchi progetti per prendere qualche bella legnata. E inizio a pregare il dio della pioggia che ci lasci qualche giorno di tregua a Bleau, soprattutto perché Elena questo posto non l’ha mai visto e se sei boulderista e non sei mai stato a Bleau… beh non sei un vero boulderista! A bientôt!


Notare lo sguardo di topo!

venerdì 24 marzo 2017

PIOVE...

A pensarci mercoledì ho preso al volo l’ultimo pomeriggio di meteo decente per far qualcosa su roccia dato che a vedere mi attende un weekend di plastica e (purtroppo) lavori di casa. E tra le altre cose con il mio autoscatto su “Jazz” alla Casa son riuscito anche a vincere un concorso online (a cui neanche mi ero iscritto), ma la cosa più ridicola è stato l’aver fatto il passaggio gridando “sorriso-sorriso-sorriso” in modo che partisse la foto. Da vedere… per il resto l’allenamento nuovo per il momento procede bene visto che sento le braccia che si stanno staccando dal corpo all’altezza delle spalle e quindi visto che per me vale l’equazione dolore=felicità son decisamente contento! E progettare un viaggetto (si spera) a Bleau non può che rendermi ulteriormente felice.
Varie ed eventuali: oggi vagando su IT ho trovato una bella intervista non infarcita di gradi (qui) ad un personaggio che per me resta un eroe di altri tempi anche se non stiamo parlando di decenni fa, ovvero lo scozzese Malcolm Smith. Un climber cha ha fatto sempre parlare le sue prestazioni su roccia in un epoca in cui i vari social o non esistevano ancora oppure erano ancora allo stato embrionale (tra l’altro mi vien da pensare evitando figure di merda come l’ultima di Daniel Woods che si è fatto pigliare per il culo dal mondo intero…) e i suoi ritmi di allenamento decisamente british. Dai cazzo come si fa a non mitizzare un tipo come quello della foto sotto la cui stanza da letto è principalmente un muro d’arrampicata e a “tempo perso” anche una camera, oddio non proprio tanto diverso dalla mia situazione non fosse altro che quantomeno la mia stanza da letto resta separata dalla stanza delle torture (diversamente non credo che Elena vivrebbe ancora con me…)! Un frullato di diete devastanti, allenamenti intensi e costanza che lo ha portato a ripetere i blocchi più duri e aprirne di nuovi ancora irripetuti, oltre alla mitica “Hubble”.
Per il resto, a parte sempre la solita figura di merda di Woods che resterà negli annali di instagram, c’è stato Megos che con un dito in meno ha vinto agile il CWIF battendo sul loro campo atleti di coppa del mondo, “La Rambla” che è diventata la via “da fare”, Melissa le Nevé che oltre a portarsi a casa il titolo del CWIF sale un 8B+ a Bleau (preparandosi per bene per “Action directe”?) ma purtroppo anche la scomparsa di un mito assoluto mondiale, Royal Robbins. Uno di quelli che ha creato, non ha solo arrampicato. Non importa riportare qui le sue salite, son troppe ma soprattutto troppo belle da metterle dentro a 2 righe, “Camp 4”, un libro che avrò letto 7-8 volte, fa ben capire la portata del personaggio e di quello che ha fatto, spero che ora se la stia godendo in cima al Cap insieme ad Harding ed una bella boccia di vino!
 
 

venerdì 17 marzo 2017

ANCORA SUL MB

Ormai son 3 anni che praticamente convivo col mio moonboard, con buona pace di Elena. Sicuramente una delle scelte più azzeccate che abbia fatto in questi anni, lato allenamento, divertimento, svacco e ricordo ancora quando c’era solo l’idea nella mia testa e tanta gente quando dicevo cosa avevo intenzione di fare mi guardava perplessa oppure mi obbligava a scongiuri rituali dicendomi che mi sarebbero saltati i tendini, che le prese sarebbero state troppo dolorose e intenibili, i blocchi impossibili, ecc… io chiaramente son andato avanti per la mia strada e a ben vedere il tempo mi ha dato ragione, non che sia stato il primo ad averlo ma sicuramente uno dei primi dalle nostre parti e ad oggi, dopo neanche 3 anni, ogni palestra ne ha uno e non è raro vederne anche di casalinghi, a dimostrazione del fatto che comunque non stavo sbagliando. Resta secondo me uno degli strumenti più allenanti e al contempo divertenti che si possano trovare in circolazione e, ne sono convinto, pur nella sua assoluta semplicità è e sarà difficile da battere come idea ma anche stavolta si è riusciti a sputtanare una bella cosa con la competizione, non sempre sana. È una mia personalissima opinione sia chiaro, per alcuni sarà stimolante, mentalmente allenante o semplice celodurismo malcelato, per me resta una cosa inutile e fine a se stessa il fatto di dover per forza dare un grado (ad un blocco su di un muro di 2x4?!) e poi magari commentare nei modi più stupidi, date un’occhiata per credere. Ci son quelli che ti tracciano l’8B che in realtà è una scala, quindi molto probabilmente un vero 8B l’avranno visto da lontano come me, oppure quelli che ti mettono un 6B+ (che è diventato il minimo sindacale…) che in realtà potrebbe benissimo essere il prossimo Lappnor Project o meglio ancora quelli che quando ci metti il soft per sapere più o meno come piazzare quel blocco nel momento in cui lo fai provare ad altri si incazzano perché gli hai rimpicciolito l’uccello! Ma cazzo avrò/avremo una minima idea di cosa stiamo scalando?! E allora che necessità c’è di scatenare la rissa online per un cazzo di blocco sul moonboard??? Si deve per forza, sempre e comunque, buttare tutto in competizione? No, sto perdendo la voglia e la grinta di attaccarmici perché alla fine di tutto quando leggi certe cagate perdi l’entusiasmo e onestamente non mi va. E allora ho deciso che prendo lo spunto dal fatto che a breve dovrò ripulire la stanza delle torture e lavare le prese per poter rimontare un vecchio setup e ripartire da li, niente app, niente commenti cretini, nessuna sega mentale, solo tirarle. E se non farò un vero 8A sul moonboard vorrà dire che riuscirò a farmene una ragione e andare avanti lo stesso…
Lato arrampicata vera (non me ne vogliano i plasticari) niente di particolare da segnalare, se non un gran caldo per il periodo che notoriamente dovrebbe essere di prestazione. Quindi il weekend scorso ho abbandonato l’idea di portare avanti il progettino e mi son divertito il venerdì’ e il sabato senza starci troppo a pensare, in compagnia di Elena e finalmente anche del ritrovato Funsu. Bei blocchi e bella gente prima di darmi ai lavori casalinghi la domenica, ogni tanto c’è l’obbligo morale prima ancora che reale. E ora si riparte, un bel weekend fuori a vedere se la primavera in anticipo ci ha aiutato a ripulire un po’ di posti un poco più in quota!

mercoledì 8 marzo 2017

LUPO 2

E anche ieri il mio appuntamento infrasettimanale col Lupo e andato che è un piacere e in più questa volta anche Elena ci ha accompagnato quindi doppia libidine come si diceva parecchio (troppo) tempo fa. Adoro questo masso, da quando 3 settimane fa l’ho scoperto ho iniziato a passarci un pomeriggio a settimana e ogni volta trovo qualcosa che mi piace di più: il posto sicuramente, la tranquillità, una certa aura rilassante, nessun rompicoglioni in giro e i passaggi davvero fighi. Ieri durante il riscaldamento poi ne ho fatto uno che ancora mi mancava e che ho trovato eccezionale, “Stupid love”, un 7A+ per niente regalato secondo me, forse un pelo più facile per i lunghi ma io l’ho trovato un legno… non l’ideale per scaldarsi le dita sicuramente, ma davvero davvero bello! E poi di nuovo sul mio progetto-test di resistenza, ci sto lavorando e piano piano tornano a farsi vedere le fibre rosse. Certo, non è proprio il mio (e forse lunedì sera ho esagerato un pelo al moonboard...), ma intanto mi piace e lo trovo estetico e bello da arrampicare e poi mi serve in ottica di un progetto ancora più importante (per me) da portare avanti, ma quando cadi ripetutamente all’ultimo movimento cazzo se ti girano i coglioni… la prima parte di 7A va via veloce, la seconda sul 7C pure ma quando arrivo al ribaltone dell’ultimo 7C sono in ghisa totale e… cado. E ieri dopo aver fatto tutto il traverso, molto bene peraltro e riposando il giusto dove possibile, son arrivato alla fine, convinto al 95% di uscire, ho preso il piattino di sinistro e non ho sentito niente… bella sacher di merda! Mani dure come il ghiaccio, non riuscivo a far quell’arcuatina che normalmente mi salva, e incredulo son sceso giù, neanche caduto proprio sceso, in attesa della salita di ghisa abissale alle braccia e smadonnando in 7 lingue diverse. Peccato… ultimo tentativo buono, ne ho fatti ancora un paio ma niente di che, purtroppo so che non ne ho tanti in un solo pomeriggio su quel blocco. Ma che cazzo di figata, diventa davvero dura tornare alla vita di tutti i giorni dopo pomeriggi così, che poi son abbastanza di routine: scali, riposi, scali, riposi, torni a casa con un tramonto incredibile ad accompagnarti, cena e svacco a mille, per tanti non sarà niente di che e lo capisco ma per me è il massimo che possa avere. E finché continua così non posso lamentarmi.  
Lato gossip le donne continuano a macinare che è un piacere (l’intervista letta poco tempo fa a una bella e forse un po’ invidiosa climber nostrana mi ha lasciato davvero l’amaro in bocca. Ma si sa, la fiaba della volpe e l’uva non è una novità!): la Zangerl, che in effetti è un chiaro esempio di falesista monotematica dedita al 100% e anoressica (…), ieri ha chiuso i conti con un tiro che deve essere una favola, “Chikane”, in soldoni 8c+. E anche la Kiersch, pure lei tristissima falesista che non sa cosa sia il vero alpinismo, continua a portare a casa botte di 8c e oltre a RRG. Che dire, complimenti davvero, io tutta sta tristezza da prestazione obbligatoria non la vedo, ma per carità, questione di opinioni. Così come son opinioni e in quanto tali opinabili anche cosa siano il vero alpinismo e il fatto che una salita come il “Pesce” oggi possa fare ancora notizia. Nel 1994 una certa Lina Collina saliva in giornata e in libera totale il Nose, non so se fosse alpinismo, non me ne intendo tanto, ma sicuramente era e resta un exploit… quello…

martedì 7 marzo 2017

DREAMLAND

Quando ieri sera mentre ero attaccato al moonbord a bestemmiare, ho ricevuto su instagram la notizia dell’uscita del nuovo video di Louder Than 11 ho subito acchiappato il tablet e con attitudine maniacale mi son fiondato su youtube. E devo dire che come al solito LT11 non mi ha deluso! Un video fantastico, da vedere assolutamente, fotografia incredibile, musiche e suoni azzeccatissimi e soprattutto climber della madonna in un posto che ho sognato e continuerò a sognare, chissà mai che prima o poi…
Onestamente ci son 2 modi di fare un video di climb di livello: o come al solito spacchi i maroni con il climber che fa avvicinamento, pulisce, ti fa vedere che è pure un po’ spirituale (mentre poi smadonna come tutti…) oppure cerchi la novità e un approccio un po’ meno semplicistico, e Glassberg in questo ha quasi sempre una sensibilità superiore alla media (basta guardare questo per rendersene conto). E poi come fai a sbagliare quando hai a disposizione un posto come Rocklands e due climber di livello assoluto (e profilo piuttosto basso) come Jorg Verhoeven e Katha Saurwein che in un viaggio portano a casa tanti blocchi quanti sono i sogni di una vita intera di parecchi di noi, blocchi come Sky, Pinotage, El Corazon… e mentre, tra una sditata e l’altra al muro, andavo in fissa con sto video mi chiedevo cosa avesse potuto provare uno come Fred Nicole che praticamente ha scoperto o portato alla ribalta un’area come questa, oppure come Chironico, Cresciano, Hueco per dirne un paio… Che dire, un video eccezionale, da vedere e rivedere continuando a sognare prima o poi di poterci andare in Sudafrica, invidiando pure un po’ Andre e combriccola che st’estate ci saranno!

venerdì 3 marzo 2017

VARIE ED EVENTUALI...

Ci son giorni in cui ti svegli e ti ride anche il culo, anche se non sai perché. Fuori fa brutto, il we non scalerò se non sul moonboard, non ho neanche una birretta a casa per sfangare la serata eppure son rilassato come un bimbo. La mattinata è partita con una vena leggermente tamarra, che ogni tanto mi esce, con Bon Jovi (mi prendo per il culo da solo, ma si proprio lui) a palla o quasi in ufficio, con “Runaway” di sottofondo a ricordare di quando 20 (25…) anni fa si limonava duro con “Always” ma si spaccava di brutto con questa, sull’orlo del collasso alcolico. Il pomeriggio invece mi son preso bene con i Clutch in sottofondo e mi son ridato un tono, quantomeno musicale. I miei propositi di un 2017 rivoltato stanno andando alla grande e son pure riuscito a non incazzarmi di brutto domenica con un ligure del cazzo ed ero al volante… tutto detto per far capire quanto sia zen in questo periodo. Cazzo un ligure eh! Per il resto settimana intensa fisicamente e piatta mentalmente: un paio di sere al moon a tirare come un dannato, anche se ieri onestamente ero davvero piatto e non riuscivo a strizzarle a dovere, e mercoledì pomeriggio al lupo con Andre e Stazio, non è andata male ma è più quel che ho riso come un pirla di quello che ho realizzato anche se non mi è dispiaciuto per niente. Dalla prossima settimana però riprendo pure un po’ di secco perché: 1) mi manca 2) mi manca 3) voglio allenarmi un po’ per portare avanti un paio di progettini, e portarli avanti seriamente, quindi moonboard a manetta ma pure PG, trave, pinze, blocchi fuori, non voglio stufarmi!
Dai la posto pure qui che è troppo figa e poi il video è da antologia del trash!