lunedì 10 luglio 2017

SONNOOOOO

Continuo a chiedermi cosa faccia di Sierra Blair Coyle una climber… non mi chiedo il perché il suo profilo facebook sia uno dei più seguiti o del perché abbia oltre 100.000 follower su instagram, mi sembra piuttosto chiaro e non credo sia legato all’arrampicata, ma onestamente come faccia ad essere “professional climber” mi sfugge… mi sfugge anche il fatto che faccia parte della nazionale americana, soprattutto dopo aver visto il video online su un blocco che dovrebbe essere 7C+, dove probabilmente la Puccio andrebbe a cagarci… e con queste considerazioni di livello assoluto parte la settimana.
Un weekend all’insegna della merda più assoluta. Finita la scheda d’allenamento, settimana di recupero la scorsa che più di tanto recupero poi non è stata però, con il risultato che sabato dopo esser salito al Remondino mi sono praticamente addormentato, senza riuscire a far niente se non qualche passaggio più facile giusto per “giustificare” la salita fin là… un disastro totale, ero fiacco in modo assurdo e il caldo certo non aiutava, e ieri mattina al muro la storia è stata più o meno la stessa. Peccato, contavo di fare qualcosa di meglio ma ci stanno anche queste giornate di bassa!
Invece andando su cose più interessanti è partita la prima tappa di coppa del mondo lead e questa volta la tracciatura è stata davvero avvincente. Bellissima gara della Rogora e bellissimo vedere finalmente che qualcosa si sta muovendo tra le azzurre nella difficoltà, lei è brava e si vede che ha il livello, deve solamente “crescere” ancora in campo internazionale e poi farà il botto! In testa, chiaramente, la Garnbret che dimostra che alla fine le vie non importa come le chiudi, importa solamente chiuderle e quindi fanculo (giustamente) l’eleganza e spalancare, anche se comunque veder arrampicare Jain Kim è sempre un piacere assoluto! Campo maschile invece la bellissima novità è stata Jan Hojer, a dimostrazione che se ad un blocchista di livello fai una tracciatura ad arte su un muro “giusto” può fare comunque la differenza. Idem per Desgranges che in più ha dimostrato un po’ a tutti (soprattutto ad alcuni) che a far la differenza è anche l’allenamento, quello duro, perché se tu cazzeggi o arrampichi su roccia nel periodo di preparazione poi le prime gare te le fumi! Ma prima di Desgranges ci erano anche arrivati Usobiaga e Ramonet quindi tutta sta novità…
E da sta settimana, giusto per riposare un po’, ripartiamo con un’altra bella scheda in vista del mese di agosto, sperando che dia qualche frutto in più dell’ultima fatta.

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