lunedì 30 ottobre 2017

PIANO PIANO...

Stop forzato di qualche giorno patito più dello stesso sovrallenamento, cazzo, il weekend proprio non ce l’ho fatta e alla fine ho rimesso mano alla roccia, anche se con molta calma. Dal punto di vista meteo questo periodo è stranissimo (e pure schifoso) ma per l’arrampicata è il massimo che si possa desiderare: temperature finora per niente basse ma tassi di umidità a livelli invernali, un mix esplosivo e fighissimo. Poi che moriremo tutti estinti dalla siccità quello è un altro discorso…
Sabato da Isengard, un settore sopra S. Giacomo snobbato parecchio ma con passi che sul medio facile non hanno uguali: roccia figa, dita e posto super svacco! Ho girato su roba molto facile ed Elena ha ripreso un po’ pure lei, rifatti i soliti e provato a dare un’occhiata a Barbablù dopo la rottura della presa chiave, secondo me col livello giusto si può rifare! Da tornarci per un paio di blocchi intravisti e con potenziale esagerato. Ieri invece ho deciso di tornare dal Mostro, sballato dall’ora nuova e dal caldo fuori norma per il periodo, ma con condizioni tutto sommato buone: di nuovo tentativi da sit favolosi, stavolta quasi al bordo, l’ho detto ieri se stampo sto blocco resto ubriaco per una settimana! Nel pomeriggio invece ho raggiunto Ale Penna e Andre che come al solito si stavano dando da fare su roba nuova che noi umani non riusciamo neanche ad immaginare, non tanto scalarle quelle linee ma proprio intravederle sotto strati di muschio dove altri non andrebbero neanche a cercare. Anche questo è livello! Tra l’altro entrambi reduci da prestazioni assolute, Ale che da poco ha fatto la prima ripetizione di Big Fish e Andre che giusto il giorno prima è riuscito sulla mitica Raul, entrambe a firma di Core (non pinco pallo per capirci…) ed entrambe in attesa da anni di qualcuno che avesse il livello per ripeterle. Complimenti matoti, altro pianeta. Ma tornando a ieri, nuove linee in un settore vecchio/nuovo che sembra di esser a Brione, avvicinamento zero e blocchi superfighi; arrivo e stanno pulendo un muro verticale alto, ma tanto alto, in mezzo a due case e tra una risata e l’altra nasce Tetano, un blocco a detta loro non estremo ma ragazzi che linea! Nel frattempo salgo dallo Spettro per scoprire che è improvabile e quindi ridiscendo da loro che mi fanno vedere qualche linea appena nata. M’innamoro subito di quella di Ale, Angelo, anche se son tutte una più bella dell’altra, io ne avrei per qualche inverno qui, loro ne fanno in sequenza; mi attacco da sopra e trovo una delle 3 methodes fattibili ed inizio a provarla con Andre e poco prima del sangue alle dita (è aggressiva, parecchio!) riesco a stamparla, rischiando anche il collo. Cazzo che bella! Da scalare fino alla fine, con un inizio atletico ed un finale a sorpresa, in 3 facciamo 3 methodes diverse ma con lo stesso risultato, un bella linea dedicata ad Angelo Siri scomparso da poco quindi doppiamente di soddisfazione. E niente, per me la giornata finisce qui, non voglio andare oltre anche se la voglia ci sarebbe pure, saluto la truppa e con topo torno a casa, un altro super fine settimana anche se non al 100% come salute ma con la ralla di sempre!

martedì 24 ottobre 2017

CI RISIAMO

L’aspettavo da tempo e finalmente è arrivato: il sovrallenamento! Finalmente cazzo, dopo tanto tempo e tanto sfondarmi al muro son riuscito a tornare a non dormire, ad aver male ad ogni muscolo, a voler uccidere ogni persona intorno a me, non riuscivo sinceramente più a starne senza… già da qualche giorno avevo qualche dubbio, rafforzato dalla conferma di Giova (che ne sa) che i sintomi c’erano tutti ed in effetti dopo un weekend disastroso ieri pomeriggio mi son dato dei bei colpi di coglione.
Per fare un sunto della situazione: da circa 10 giorni ho iniziato a dormire male, primo sintomo oltre a parecchi altri, ma con l’enorme testa di cazzo che mi ritrovo non ho neanche pensato a fermarmi, anzi, ho spinto ulteriormente sull’acceleratore, tirando giù una bella scheda pesante. Poi venerdì ho pensato che l’indomani sarei stato di “sentinella” alle fate quindi non avrei fatto niente e ho messo dentro un’altra sera al moonboard, col risultato che il sabato ero un’ameba; chiaramente la domenica si va ad arrampicare, quindi tutto il giorno senza mollare, e ancor più chiaramente ieri, giornata eccezionale (e via di colpi di coglione…) son salito in Ellero, con risultati però decisamente pessimi… e infine stamattina, dopo l’ennesima notte insonne, ho acceso il cervello e annullato ogni impegno scalatorio della settimana. Che dire, non ho dosato bene le energie, l’alimentazione forse, e ho voluto strafare, ne pago le conseguenze e pace, ma devo fare più attenzione a queste cose.
Da chi si tiene veramente invece gran belle novità. Domenica sera torno a casa e guardo su instagram e lì per lì ho creduto fosse una bufala. Che la Eiter fosse forte non avevo dubbi, ma per stampare un 9b non basta quello, devi essere oltre sotto ogni aspetto, e non un 9b a caso aperto da Antonio Puzzettone (perché mi spiace, ma anche quello fa la differenza, peraltro ad ogni livello di difficoltà) ma da king Ondra himself, un 9b reputato da tanti improponibile (vedi Edu Marin) e portato a casa coi denti da uno come Schubert che ha un palmares da fare invidia. E poi ti arriva lei, piccolina e gracile, e con la mentalità e la forza che solo un campione del suo calibro può avere riesce dove la maggior parte dei maschietti getta la spugna! 9b ragazzi, qualche anno fa un noto climber ma soprattutto scrittore dell’ambiente scalatorio (di cui non farò il nome) mi aveva detto chiaramente che l’8a in falesia era ormai diventato un grado medio e a me si erano rizzati i capelli e afflosciato tutto il resto, ripensandoci ora, brutto a dirsi, non è neanche più medio, non stiamo a discutere dei nostri infimi 7 perché quello è l’entry level, che piaccia o meno. E ripeto, per tanti garisti italiani che spesso, a torto o ragione, si lamentano della situazione della federazione, di come son supportati, ecc… ma che poi invece di far risultati dove dovrebbero scalano su roccia alla facciazza di tutti, questa era una garista che quando scalava mangiava plastica e i risultati a casa li ha portati, ora è “pensionata” e i risultati a casa continua a portarli dove e come le piace veramente. Imparate gente, imparate. E soprattutto, come ho letto su parecchi forum in giro, ricordiamoci che questi son atleti al 110% e come tali ne deriva la fisicità (Usain Bolt infatti è risaputo abbia la panza da birra…), per cui le battute mangiatevele, ignoranti da rifugio che non siete altro, e beatevi dei vostri bellissimi quinti su marcioni, che con questa mentalità giusto quello potete e riuscite a fare!

 


lunedì 23 ottobre 2017

SIETE STATI SPLENDIDI

Siete stati splendidi! Alla fine tutta la giornata di sabato si riassume in questo e i ragazzi della val Tanaro hanno dato davvero il meglio, più di quanto onestamente immaginassi. Non sono un tipo da raduni e chi mi conosce sa che spesso e volentieri son parecchio orso pure ma sabato bisognava esserci, perché la Valdinferno ci ha dato davvero tanto e soprattutto gli organizzatori meritavano di essere supportati al 100% per lo sbattimento infinito che in questi ultimi giorni si son fatti. E tutto è andato al meglio, anzi oltre le aspettative di tutti credo.
Quando al mattino son partito da casa ero davvero dubbioso… nebbia, pioggia dalle parti di Cuneo, tutto era al contrario di come avrebbe dovuto essere e già giravano le palle. Poi come sempre, nella migliore tradizione della valle, da poco sopra Garessio tutto si è aperto in una giornata fantastica oltre ogni aspettativa! E lì mi son trovato davanti l’inaspettato… tutti i sentieri puliti e segnalati, tutti i massi con le basi rimesse a posto e le prese segnate, un’organizzazione che non avrei sinceramente mai creduto avesse potuto fare tanto. Noi ci avevamo provato, ma come giustamente anche Giova mi ha fatto notare il nostro spirito era decisamente più naif, forse troppo, ma erano altri tempi. Sicuro è che noi non saremmo riusciti a fare tanto. La mia postazione era la grotta delle fate e non avrei potuto chiedere di meglio, perché adoro quel posto, adoro quel masso e poter contribuire in quel modo facendo conoscere a mia volta ogni singolo passo di quel blocco per me ha significato davvero molto. Tanta affluenza, tanta gente nuova, tante facce conosciute e magari non riviste da tempo, era un raduno ma anche un’occasione bellissima per stare tra amici, tra gente che condivide davvero una passione, senza limiti di età e soprattutto di grado e senza troppe seghe mentali. E quando alle 17 son sceso al ritrovo mi son entusiasmato a mille: tantissime persone, non credevo e non sapevo essendo recluso (in senso buono) alla grotta, mi erano arrivate voci di 100 iscritti e tanti altri “visitatori” ma davvero non immaginavo una cosa così bella. Le premiazioni, le estrazioni, una birra, tantissime parole con tante persone bellissime… ragazzi ci avete regalato un’emozione, una giornata come poche e vi siete meritati davvero tutti gli applausi di chi è venuto a farvi vedere che alla fine siamo un bel movimento!
La Valdinferno ha riiniziato a vivere, un bel passaggio di testimone credo e un ottimo innalzamento qualitativo, ora ci son tutti i presupposti perché possa diventare un must della provincia, la guida, i blocchi rimessi a posto, nuove linee. E "Dal profondo" che continua a restare lì ad aspettare qualcuno che ci rimetta mano sopra seriamente…

martedì 17 ottobre 2017

NIENTE DI NUOVO SOTTO IL SOLE (E CHE SOLE!)

Niente di particolare da segnalare in questo autunno che sa molto di primavera avanzata e che credo rimpiangeremo tra non molto… soprattutto blocchi in valle Gesso, soprattutto muro, soprattutto allenamento e per il resto ben poco di interessante. Le condizioni fuori son altalenanti, bene, peggio, meglio, merda, ma so che son io che mi lamento sempre e comunque anche se un paio di settimane fa con aderenza giusta ho finalmente fatto il mio giro migliore sul Mostro, la mia nemesi ormai, partendo sit e arrivando a sto benedetto verticale; ogni tanto mi chiedo che cosa mi spinga ancora a metterci testa, oltre al fatto che sia una linea stupenda, e son arrivato alla conclusione che forse la risposta sta proprio in quel posto che ha un che di magico ma soprattutto in cui ci sto da dio ogni volta che torno, da solo o in compagnia, mi ci costruirei casa cazzo! Però certo è che se riuscissi a farlo sto passaggio non mi dispiacerebbe…
Poi un paio di puntate in Ellero senza troppa decisione ma giusto per ritornare su e capire che con Rastello siamo in una fase di stallo, non ci piacciamo più come un tempo ma forse l’amore tornerà… o forse no, poco male.
E infine il prossimo weekend. L’infernoblocco è alle porte e i ragazzi dell’organizzazione si sono sbattuti all’inverosimile, son davvero curioso di vedere il lavorone fatto e la rivalutazione del bosco magico e spero sinceramente che il meteo sia dalla loro e che arrivino un sacco di partecipanti perché se lo meritano. Valdinferno non è la val di Mello chiaramente, non ha le potenzialità (per dire un posto in zona) della val Gesso e non ne ha neanche la roccia, ma la magia di quel bosco non la trovate da nessun’altra parte, questo è sicuro, e il meeting insieme alla nuova guida di Giova sono un’occasione perfetta per conoscerlo meglio e tornarci più volte! C’ho passato giornate in completa solitudine, nel grigio dell’autunno oppure in mezzo ad una nevicata invernale e ricordo ogni singolo momento come speciale, la grotta delle fate non è un nome buttato lì a caso… e poi l’evento nell’evento, il memorial per Angelo Siri che li ha fatto davvero tanto, in un periodo in cui forse il bouldering non se lo cagava nessuno, tirando fuori delle linee che ancora oggi sono imperdibili (Checkup per dirne una su tutte, un classico con una bellezza da riferimento!). Io sarò alla grotta, questa volta non come climber ma come “testimone”, diciamo così, per certificare chi avrà voglia di metter mano al blocco per eccellenza, Dal profondo, e tentare di farne la prima ripetizione dopo anni dalla libera del colosso Core, se passate di lì un saluto e due ciance mi faranno piacere!