martedì 17 ottobre 2017

NIENTE DI NUOVO SOTTO IL SOLE (E CHE SOLE!)

Niente di particolare da segnalare in questo autunno che sa molto di primavera avanzata e che credo rimpiangeremo tra non molto… soprattutto blocchi in valle Gesso, soprattutto muro, soprattutto allenamento e per il resto ben poco di interessante. Le condizioni fuori son altalenanti, bene, peggio, meglio, merda, ma so che son io che mi lamento sempre e comunque anche se un paio di settimane fa con aderenza giusta ho finalmente fatto il mio giro migliore sul Mostro, la mia nemesi ormai, partendo sit e arrivando a sto benedetto verticale; ogni tanto mi chiedo che cosa mi spinga ancora a metterci testa, oltre al fatto che sia una linea stupenda, e son arrivato alla conclusione che forse la risposta sta proprio in quel posto che ha un che di magico ma soprattutto in cui ci sto da dio ogni volta che torno, da solo o in compagnia, mi ci costruirei casa cazzo! Però certo è che se riuscissi a farlo sto passaggio non mi dispiacerebbe…
Poi un paio di puntate in Ellero senza troppa decisione ma giusto per ritornare su e capire che con Rastello siamo in una fase di stallo, non ci piacciamo più come un tempo ma forse l’amore tornerà… o forse no, poco male.
E infine il prossimo weekend. L’infernoblocco è alle porte e i ragazzi dell’organizzazione si sono sbattuti all’inverosimile, son davvero curioso di vedere il lavorone fatto e la rivalutazione del bosco magico e spero sinceramente che il meteo sia dalla loro e che arrivino un sacco di partecipanti perché se lo meritano. Valdinferno non è la val di Mello chiaramente, non ha le potenzialità (per dire un posto in zona) della val Gesso e non ne ha neanche la roccia, ma la magia di quel bosco non la trovate da nessun’altra parte, questo è sicuro, e il meeting insieme alla nuova guida di Giova sono un’occasione perfetta per conoscerlo meglio e tornarci più volte! C’ho passato giornate in completa solitudine, nel grigio dell’autunno oppure in mezzo ad una nevicata invernale e ricordo ogni singolo momento come speciale, la grotta delle fate non è un nome buttato lì a caso… e poi l’evento nell’evento, il memorial per Angelo Siri che li ha fatto davvero tanto, in un periodo in cui forse il bouldering non se lo cagava nessuno, tirando fuori delle linee che ancora oggi sono imperdibili (Checkup per dirne una su tutte, un classico con una bellezza da riferimento!). Io sarò alla grotta, questa volta non come climber ma come “testimone”, diciamo così, per certificare chi avrà voglia di metter mano al blocco per eccellenza, Dal profondo, e tentare di farne la prima ripetizione dopo anni dalla libera del colosso Core, se passate di lì un saluto e due ciance mi faranno piacere!

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